Perplessità da parte dei residenti del quartiere Montericco (Zona A) che si stanno mobilitando per “valutare le scelte del Comune di Imola” in merito alla costruzione della nuova area di conferimento rifiuti. Si sono dati appuntamento per oggi, sabato 5 febbraio, alle 15.00, presso il sito dove vedrà la luce la nuova isola ecologica, nel piazzale della centrale del teleriscaldamento di Via Montericco.
In qualche volantino è comparsa addirittura la parola “discarica”, che il Comune “rispedisce al mittente” non trattandosi di un’area di smaltimento rifiuti ma di un’area di conferimento.
Il sito è ubicato sul lato posteriore dell’impianto Hera, che lambisce via San Benedetto (lato Conad) e la pista ciclabile. Un’area verde libera, prevalentemente di prato con pochi alberi, ai piedi della vecchia centrale del teleriscaldamento; a lato, l’area di prato più ampia dove veniva organizzato l’evento “La Centrale della Birra”. In questo contesto è stata individuata la collocazione della nuova isola ecologica. Il Comune promette approfondimenti, dopo le critiche dell’opposizione e residenti, come Daniele Marchetti (LEGA) che ha parlato di “zona non ideale”, prevalentemente per la crescita di traffico di mezzi pesanti e la necessità di asfaltare quell’area di prato che ospiterà l’isola, in un contesto prevalentemente residenziale.
Se per qualcuno l’idea di un’area di conferimento rifiuti pesanti e ingombranti in Pedagna potrebbe essere un’opportunità, ai residenti e alle opposizioni non va a genio l’idea del sito nelle vicinanze delle case.

Articolato il commento di Nicolas Vacchi (FDI) che tira in ballo l’isola ecologica di Sesto Imolese “dove i cittadini rimangono spesso bloccati all’ingresso per errori del sistema automatico: si facciano dunque funzionare prima le aree già esistenti”. Il Vice-Presidente del Consiglio Comunale ha infatti spiegato le sue perplessità sulla costruzione dell’isola ecologica, appena approvata dalla maggioranza in consiglio: “E lì siamo in una zona residenziale, tra l’altro vicino all’ospedale.”
Ma il Comune, che si trova tra l’incudine e il martello, per ora sta a guardare (attentamente) valutando se ci potrà essere un’alternativa, o se la zona già “approvata” sia effettivamente quella ideale. Probabilmente, oggi si capirà quale sarà l’intenzione del nascente Comitato e se, una volta incontrati con l’amministrazione, potranno esser trovati punti di incontro o meno.