L’evento nasce dall’idea di raccontare il progetto Un s’bòta veja gnét attraverso alcuni dei suoi protagonisti
L’evento è organizzato dal Comune di Imola, Gruppo Hera e Last Minute Market con la collaborazione di CLAI, Dulcis Cafè, Trama di Terre e No Sprechi Onlus e la partecipazione speciale del Maestro Pasticcere Gino Fabbri
Mercoledì 30 ottobre alle ore 19.30, in Piazza Matteotti, va in scena Un s’bòta veja gnét – Showcooking a scarto zero con degustazione.
L’evento è organizzato da Comune di Imola, Gruppo Hera e Last Minute Market con la collaborazione di CLAI, Dulcis Cafè, Trama di Terre e No Sprechi Onlus e la partecipazione speciale del Maestro Pasticcere Gino Fabbri. Presenta e intervista Laura Giorgi giornalista.
Durante la serata saranno comunicati i dati delle eccedenze raccolte e redistribuite fino ad oggi.
Lo showcooking a scarto zero nasce dall’idea di raccontare il progetto Un s’bòta veja gnét attraverso alcuni dei suoi protagonisti che, per l’occasione, realizzeranno tre ricette: una vegetariana, una a base di carne e un dessert. Al termine dello showcooking le persone partecipanti potranno degustare i piatti presentati. La partecipazione è gratuita.
Tutti e tre i piatti avranno in comune due elementi: utilizzare completamente i prodotti scelti senza fare alcuno scarto e valorizzare l’olio di oliva, tema del Baccanale 2024.
La ricetta vegetariana sarà a cura di Trama di Terre e sarà ispirata ai piatti tradizionali dei paesi d’origine delle donne che vivono a Trama, Centro Antiviolenza Interculturale.
La ricetta a base di carne sarà realizzata da CLAI, cooperativa agroalimentare unica in Europa, con forte impegno nella responsabilità ambientale, che preparerà le polpette con una ricetta capace di rendere gourmet gli avanzi e i tagli meno pregiati della carne
Il dessert è ideato a quattro mani da Dulcis Cafè e dal Maestro Pasticcere Gino Fabbri, rilegge in chiave contemporanea le ricette della tradizione valorizzando un frutto in ogni sua parte, dalla polpa, alla buccia, al torsolo.
Cos’è “Un s’bòta veja gnét “?
Un s’bòta veja gnét è il progetto frutto del lavoro trasversale dei tre assessorati: Ambiente, Politiche Sociali e Sviluppo Economico, in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market, società spin off dell’Università di Bologna. Ha come obiettivo il recupero strutturato delle eccedenze alimentari a favore di enti no profit del territorio che si occupano di supportare persone in condizioni di difficoltà. I donatori sono i diversi attori della filiera alimentare, come esercizi commerciali, mense aziendali, aziende di produzione che, aderendo al progetto, si impegnano a gestire correttamente gli alimenti e i beni donabili, in particolare per quanto riguarda corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti. Gli enti beneficiari utilizzano i prodotti recuperati per l’attività di assistenza alimentare a favore di persone in difficoltà sul territorio. Un s’bòta veja gnét ha vinto il Premio “Vivere a Spreco Zero” edizione 2022
Si tratta di uno degli esempi più evidenti dell’economia circolare: si previene lo spreco, si riduce la produzione di rifiuti, di anidride carbonica e di acqua, e nello stesso tempo si supportano persone che stanno attraversando un momento di difficoltà economica.
I prodotti alimentari e i pasti pronti vengono donati da Interspar e CRAI (Sesto Imolese); dall’Autodromo di Imola; dai punti vendita CLAI (le Macellerie del contadino) di Imola Pedagna e Imola centro; dal Dulcis Cafè di Imola; da Ecu di Imola; da Gruppo Hera e TeaPak che donano i pasti cotti non serviti nelle mense aziendali e dall’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari che dona le eccedenze alimentari in occasione degli eventi. Gli enti no profit beneficiari sono la Caritas Diocesana di Imola, la Cooperativa Sociale Mano Tesa, il Comitato di Imola della Croce Rossa Italiana e l’Emporio solidale di Imola-Associazione No Sprechi.
Per approfondire il progetto: Un s’bóta veja gnét – Comune di Imola
I protagonisti
L’ospite d’onore
- Gino Fabbri, è uno dei Maestri artigiani più stimati d’Italia. Conoscuto e stimato a livello internazionale, ha vinto la Coppa del Mondo di pasticceria ed è stato presidente dell’ Ampi – Accademia Maestri Pasticcieri Italiani fino al 2021. Fabbri è stato anche autore della Torta del Giubileo preparata in occasione delle celebrazioni del Duemila e fatta assaggiare personalmente a Papa Giovanni Paolo II.
CLAI s.c.a. (Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi) è una cooperativa italiana fondata nel 1962 per dare risposta imprenditoriale alle esigenze di allevatori e agricoltori del comprensorio di Imola. La cooperativa è da tempo impegnata per la sostenibilità, sviluppando progetti e iniziative orientati al risparmio delle risorse e alla ricerca di nuovi modi di creare energia, quali impianti di energia rinnovabile, come il fotovoltaico e il biogas installati nei propri stabilimenti e il miglioramento dei processi produttivi. Dal 2022 CLAI dona i pasti pronti non venduti del reparto gastronomia presente nelle Macellerie del Contadino.
Dulcis Cafè nasce nel 2004 e in breve tempo è diventato un punto di riferimento nel settore della pasticceria grazie alla produzione artigianale di alta qualità e all’esperienza di Matteo Coralli che mette al centro lo studio degli ingredienti e le sperimentazioni originali per offrire ai clienti sempre autentiche combinazioni di sapore. Dal 2022 il Dulcis Cafè dona i prodotti di pasticceria dolci o salati non venduti.
Trama di Terre un’associazione interculturale di donne provenienti da tutto il mondo attiva a Imola dal 1997 che gestisce il Centro Antiviolenza e il Centro Interculturale L’obiettivo dell’Associazione è accogliere e costruire relazioni tra donne native e migranti, promuovere i diritti di autodeterminazione di tutte e contrastare le discriminazioni e la violenza maschile in tutte le sue forme. Trama rientra tra i beneficiari del progetto attraverso la rete di No Sprechi.
No Sprechi ODV è una associazione fondata nel 2013 ed è formata da un gruppo di circa 40 volontari che gestiscono operativamente l’emporio solidale per distribuire alimenti e prodotti no food alle persone in stato di bisogno e fragilità socio economica
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