Piancaldoli (Firenzuola). Su Il Corriere Fiorentino parla in una lunga intervista il padre del 16enne di Piancaldoli (Firenzuola) che nei giorni scorsi, al culmine di una lite, ha ucciso il 23enne Fabio Cappai.

Il babbo del ragazzo che si è macchiato di un gravissimo crimine, come si apprende su Il Corriere Fiorentino, ha risposto alle domande dei giornalisti, mente era affacciato al balcone di casa. In un secondo momento è poi sceso in strada, dove si è intrattenuto in un colloquio con i giornalisti. Dilaniato dal dolore, ha spiegato ai cronisti che “porterà questa croce per tutta la vita.” Allo stesso tempo, ci ha tenuto a spiegare che non lascerà solo suo figlio, il quale si trova ora all’interno del nel carcere minorile del Pratello (i familiari hanno avuto il primo incontro proprio questa settimana).

Il dolore più grande resta quello della famiglia che ha perso il proprio figlio. Sono dei dolori atroci, un ragazzo manca e un altro è in carcere a 16 anni. Sono morte due famiglie…

Il papà del ragazzo, da Piancaldoli, ha inoltre spiegato la vergogna che prova quando esce di casa, capace di fargli abbassare la testa ed quando passare vicino ai compaesani.

Poi, un pensiero per l’altra famiglia, al fine di veicolargli una richiesta d’incontro proprio tramite la stampa “Magari ci potessi parlare, anche se secondo me non accetteranno mai. Voi della stampa potreste aiutarci, per chiedere un incontro di perdono.”

Infine, ripensando al venerdì fatale, ammette di non spiegarsi come sia potuto succedere e come ragazzi abbiano litigato arrivando a un simile epilogo, invece di andare a divertirsi insieme. L’uomo ha poi anche ammesso di non capire perché i più grandi “del gruppo” provocassero i più piccoli giá da diversi giorni.