L’ufficio di Giancarlo Minardi, Presidente di Formula Imola, è un enorme stanza, luminosa, affacciata sopra il rettilineo dei box. Una vista mozzafiato. Ci siamo seduti, Giancarlo ci ha accolto con la sua proverbiale gentilezza, e risposto alle domande con la schiettezza che lo ha sempre contraddistinto.
Le sue parole, sono come una sorta di traccia per alcuni passaggi chiave di “L’ALTRA STORIA – LA MORTE DI SENNA E RATZENBEGER” in uscita il 20 dicembre in streaming su https://it.chili.com/.

“La Williams aveva già in atto delle modifiche per assecondare quelle che erano le esigenze di Senna. Un Ayrton che veniva da una McLaren che aveva una scocca molto larga. Io con lui avevo un rapporto da fratello maggiore, ci confrontavamo. Lui aveva voluto fortemente la Willams, ma purtroppo non aveva trovato quella macchina che lui sognava da due anni a quella parte.”

Come cominciò quel week-end maledetto?
“Ayrton aveva avuto dei problemi in prova. Era stato un week-end molto travagliato, per quanto riguarda gli incidenti che si erano verificati il venerdì e il sabato. Il sabato sera, dopo l’incidente di Roland, Ayrton era sconvolto.”
È vero che non voleva correre?
Lui voleva vincere e dedicare la vittoria a Ratzenberger. Voleva vincere perché era il Gran Premio più importante di quell’annata.

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per sempre la Formula 1