Medicina. Nel luogo simbolo delle Feste dell’Unità – il Centro ricreativo Cà Nova – arriva il Generale Vannacci per presentare il suo nuovo libro.
Si tratta del centro ricreativo Cà Nova, luogo simbolo delle sinistre medicinesi e dove proprio l’ANPI, il 25 Aprile – tra l’altro il giorno dopo la presentazione di “Il Coraggio Vince “ – ha in programma un pranzo in occasione della Festa della Liberazione. E quindi, paradossalmente oppure molto democraticamente a seconda di come la si vuole interpretare – Il capo di stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri si troverà a presentare la sua ultima fatica letteraria “sotto” le bandiere rosse dell’ANPI. E inevitabilmente, poche ore dopo la pubblicazione del volantino, si sono innescate una serie di feroci polemiche. Nel comune medicinese non si parla d’altro. I post degli organizzatori vengono banditi da “Sei di Medicina Se” e l’ANPI ha organizzato presidio di protesta sotto al Comune “per esprimere il proprio dissenso e far sentire e vedere la propria presenza” poichè “non c’è spazio per l’odio” Mentre il Partito Democratico Medicina si è detto “attonito davanti all’iniziativa che vedrà la partecipazione di Vannacci alla vigilia della Liberazione” – spiegando come “le opinioni del Generale Vannacci non sono gradite a Medicina” .

L’evento è organizzato da “Il Mondo al Contrario”, sezione dell’Emilia Romagna, una associazione voluta dal Generale Filomeni, “che promulghi i valori che sono scritti in quel libro” il quale avrebbe affittato regolarmente la sala feste, come del resto è permesso a chiunque da statuto dell’associazione che gestisce le sale. Associazione che – si apprende – ha sempre affittato senza problemi la sala ma che pare, queste polemiche li spingano addirittura a pensare di cambiare lo statuto associativo. “Noi volevamo la sala del teatro ma la disponibilità non corrispondeva con quelle del generale” – fanno sapere da “il Mondo al Contrario” – “e quella era l’unica sala consona ad ospitare un certo numero di persone. La presidenza dell’associazione del Centro Cà Nova si era dimostrata disponibile ” – ammette Francesco Paolo Semilia di Il Mondo al Contrario – “noi abbiamo detto che sì, era la presentazione di un libro ma non ci è stato chiesto di chi – (ma da Il Mondo al Contrario inizialmente non sarebbe stato riferito,ndr) – -“Solo una volta che abbiamo mandato la mail con la conferma al Presidente, poi qualcuno ha pubblicato l’evento con una sua locandina su facebook e da lì si è mosso tutto il gotha del PD” – afferma. Tra l’altro, si apprende in paese, il caso sarebbe arrivato anche all’attenzione del PD bolognese – “Quando siamo andati per tentare di pagare la sala non abbiamo trovato nessuno; succede che loro ci chiamano, dicendo che li abbiamo messi in difficoltà perchè il Cà Nova l’hanno di fatto costruito volontari dell’area di sinistra, gli ho risposto che siamo nell’ambito culturale, ma dopo un po che chiacchieriamo, circa un quarto d’ora” – ripercorre Semilia “mi fanno sapere che sono in viva voce con tutto il consiglio direttivo dell’associazione” – aggiunge – ” e ci chiedono se il generale arrivi addirittura in divisa. Loro, forse per dispetto” – fa sapere – “ci addobberanno la sala con tutte le bandiere dell’ANPI. In pratica” – allarga le braccia il sostenitore di Vannacci “ci danno la sala poi però vanno a protestare. Se loro avessero saputo prima che il libro era di Vannacci ci avrebbero concesso ugualmente la sala?” Ma la polemica – che il centro Cà Nova cerca di stemperare “il 25 aprile già nessuno si ricorderà della presentazione del libro” – fanno sapere, si allarga a macchia d’olio e , oltre a Partito Democratico e ANPI, interviene anche la Sinistra Unita di Medicina: “Come lista Sinistra Unita Medicina aderiamo convintamente al Presidio della Resistenza indetto da ANPI nella serata di mercoledì 24 aprile alle ore 20 in via Canedi, di fianco alla loggia del Comune.”

“Le parole e le idee del generale Vannacci” – fanno sapere – “presente quella sera nella nostra Città, sono proprie di una storia e di un pensiero reazionario, antidemocratico e violento, che rifiutiamo e dalle quali prendiamo assolute distanze come cittadine e cittadini di Medicina.
Affermiamo con forza i valori dell’antifascismo, della democrazia, dell’uguaglianza, dell’inclusione e dell’accoglienza” – aggiungono – ” che trovano garanzia nella nostra Costituzione e che difendiamo convintamente ogni giorno e oggi più che mai, alla vigilia del 25 aprile. Invitiamo la comunità di Medicina ad aderire al Presidio, per affermare con convinzione che Medicina è unita, democratica e antifascista!”