STRADA DELLA LAVANDA – PER VIA DELLE FRANE È GRAVEMENTE COMPROMESSA LA STRADA DELLA LAVANDA – AGRICOLTORI ISOLATI
Fontanelice. Molto seria la situazione sulle colline dove è a rischio l’esistenza stessa di alcune aziende agricole: oltre ai terreni persi per via delle frane, quei pochi che sono rimasti non possono essere raggiunti per via dei collegamenti compromessi: -“Qua non si è visto ancora nessuno” -ammette Stefano Dardi, proprietario di un’azienda agricola ubicata nei terreni raggiungibili dalla Strada della Lavanda, che al momento è –“completamente distrutta e nessuno è venuto a guardare cosa fare, siamo tutt’ora isolati e non abbiamo notizie. Per Casola è ancora fatica andare. Solo che praticamente ci siamo rivolti in Comune e ci è stato detto che non possono far nulla, la città metropolitana ha detto che dobbiamo parlare col Sindaco, c’è anche chi ha detto che deve venire l’esercito ma noi non abbiamo visto nessuno.” – ricostruisce l’imprenditore agricolo – “almeno sapere quando cominceranno, l’altro giorno è venuto un geologo, praticamente l’abbiamo dovuto portare su quasi a forza perchè doveva andare a Posseggio ma anche noi volevamo essere considerati, hanno constatato che c’era una macrofrana ma poi non si è piu vista un’anima viva” – ricostruisce – “non sappiamo quando potremo tornare a lavorare i campi perchè si fa fatica ad arrivarci e non possiamo spostarci da casa in auto. Pare stiano studiano un percorsino in una vecchia strada comunale ma noi abbiamo bisogno della provinciale per utilizzare i mezzi agricoli tra carri, trattori e mietitrebbie”
– fa sapere Dardi – “con l’arrivo dell’estate c’è la trebbiatura del grano che è a rischio mentre il nostro vicino non riesce a conferire il latte: ci sono diverse problematiche, non sanno come raggiungere il campo con le mietitrebbie” – aggiunge – “Noi chiediamo di poter tornare un pochino a vivere con una strada almeno per andare a casa e portare i bimbi a scuola, andare a Imola, e in un secondo momento quali sono le intenzioni per la provinciale: abbiamo perso più del 50% dei terreni agricoli e quel poco che ci rimane non possiamo raggiungerlo; siamo in grande pensiero . Tante aziende non so come faranno a rimanere aperte. La situazione desta tanta preoccupazione. Che ci informino almeno sulla situazione“