“L’ho vista l’ultima volta venerdì verso ora di pranzo” – ricostruisce il titolare dell’Hotel San Vitale, luogo in cui Flor aveva lavorato negli ultimi tempi – “proprio venerdì 24 marzo(il giorno prima dell’investimento mortale) era passata a prendere le sue cose e mi ha detto che andava a Bologna” – rammenta – “ma evidentemente non ci è andata.”
Da chi doveva andare Flor e che ci faceva a Fossatone di Medicina? L’aveva portata qualcuno o qualcuno doveva passarla a prendere?
Aveva in programma un viaggio in Grecia”– ricorda l’albergatore: la firenzuolina di origini peruviane, tragicamente scomparsa sabato 25 marzo scorso, aveva lavorato per un breve periodo all’Hotel S.Vitale“Avevamo bisogno soltanto per il periodo della Fiera, lei è stata molto professionale e seria nel suo lavoro”.
Sabato scorso però, la 35enne era evidentemente ancora a Medicina, dal momento che ha cenato in una trattoria di Via Fava“forse, ho pensato io, quella sera stava andando a Bologna a piedi dove qualcuno l’avrebbe potuta ospitare, oppure stava venendo a chiedere ospitalità a noi” – l’albergatore è ancora scosso dalla perdita della dipendente –“è da giorni che ci penso, forse stava venendo da noi a chiederci un aiuto, ospitalità.Ma a quell’ora non c’era ormai nessuno in giro in hotel. Le dicevo sempre di non camminare su quella strada, tant’è che spesso la riaccompagnavo io in auto a Medicina pur di non farle fare quel tratto a piedi” – ricorda l’imprenditore – “So che aveva una figlia, ogni tanto la chiamava dal ristorante, mi commuovevo a sentirla parlare con la bimba perché con lei era affettuosissima.” – “Era una ragazza molto gentile e carina, le avrò detto quaranta volte di non camminare su quella strada” – ricostruisce l’imprenditore – “soltanto che non capiamo cosa ci facesse lì a quell’ora, ripeto, forse veniva da noi in hotel a chiedere aiuto o addirittura camminava verso Bologna: ma siamo sicuri che sarebbe andata fino a Bologna a piedi, o qualcuno forse la doveva passare a prendere?” .