L’ex cinema Trieste di vicolo Troni, conosciuto anche come Jolly, è ormai in disuso da più di vent’anni. La sua chiusura rappresenta la prima vittima illustre tra i cinema imolesi. All’interno della sala il tempo si è fermato a quel giorno di fine anni ’90: eppure, quelle quattro saracinesche arrugginite nascondono una storia durata cinquant’anni.
All’interno della sala tutto è rimasto come allora; appese ancora le vecchie locandine di film erotici, le inconfondibili poltroncine rosse, la cornice dello schermo col tendaggio rotto e la caratteristica biglietteria.
L’edificio è stato acquistato all’asta poco tempo fa da una società di Bologna, che effettua compravendita di beni immobili effettuata su beni propri.
La domanda principale è: quale sarà il futuro dell’ex cinema? Lo storico edificio, vincolato dalla Soprintendenza, è stato oggetto di un intervento di messa in sicurezza di base, curato dall’Architetto Sebastiano Sarti: “E’ una situazione in sospeso, non abbiamo un progetto di riutilizzo degli spazi, al momento. Ancora un progetto non è stato fatto, ma abbiamo curato la messa in sicurezza ed alcuni interventi di salvataggio. Non c’è ancora una finalità, non c’è un obbiettivo, la proprietà è in attesa di valutare. Di opzioni ne abbiamo fatte dieci, ma non ce n’è una meglio di un’altra. La proprietà sta valutando, guardandosi intorno,cercando di capire quale opzione si possa percorrere.“
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Il cinema Triste aprì nel 1950 al pianterreno di un antico edificio. Poi, dagli anni ’70 iniziò a specializzarsi in rassegne di film d’essai. Poi, la parentesi finale col Jolly negli anni ’90, ultimo decennio di attività, in cui l’esercizio si dedicò ai film a luci rosse.
All’esterno della sala, si possono osservare ancora oggi le caratteristiche saracinesche arrugginite e la vecchia bacheca dove venivano affisse le locandine dei film.
LEGGI L’ARTICOLO DI SEGUITO SULLA STORIA DEL CINEMA TRIESTE-JOLLY
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