Imola. Per i locali dell’ex Macello destinatari del prossimo restauro si è pensato a varie opzioni. Le prime tranche di lavori coinvolgerà l’area circostante l’edificio – come l’ex cantina (in arrivo appartamenti di pregio la palazzina di via Selice 113) – e non direttamente l’edificio che venne alienato dal Comune nel 2011 (qui la storia) : soltanto al terzo step, quindi tra diversi anni, vedrà probabilmente la luce il progetto dell’architetto Montini di Faenza, pensato per ospitare addirittura una casa di riposo. Un centro-socio assistenziale di ultima generazione, con tanto di ambulatori al pianterreno. Una scelta senz’altro in linea coi tempi, alla luce della pandemia e delle ormai note carenze della sanità pubblica.

L’architetto Montini – intervistato da laltraimola.it – ci spiega che l’idea della casa-albergo per anziani – “è certamente in linea coi tempi. Il nostro progetto è già stato autorizzato anche dalla Sovrintendenza, ma al momento non abbiamo più saputo nulla dalla proprietà, che probabilmente dovrà decidere il da farsi. Ci teniamo a sottolineare la massima correttezza da parte della famiglia Poletti nei nostri confronti. Ci auguriamo che questo progetto possa essere apprezzato dalla città.”

Per il progetto, lo studio faentino ha pensato ad un concept futuristico, che nella facciata ricorda lo stesso stile del macello; la scatola muraria perimetrale, il corpo di fabbrica a torre su via Selice, le pilastrature che delimitano il cortile interno e il recinto esterno vengono recuperati. All’interno di essi sono pensati gli spazi necessari a contenere la nuova funzione di Casa albergo per anziani, mentre sono eliminate tutte le partizioni al piano terra già oggetto in passato di rivisitazioni. L’edificio a torre prospiciente la via Selice viene trattato come corpo autonomo sia come funzione che come logica distributiva e strutturale.

Dunque, al momento, l’opzione negozi e uffici potrebbe rappresentare il piano B, nel caso non si dovesse fare avanti un’unica proprietà interessata all’immobile. Forse un modo per evitare il verosimile frazionamento, così da driblare il rischio di locali vuoti o da riempire un po’ alla volta, con tutte le incognite che potrebbero pesare su questa scelta.

Intanto, la famiglia Poletti ci ha risposto che cerca investitori : “siamo aperti a qualsiasi soluzione: stiamo cercando investitori, naturalmente rimane aperta qualsiasi opzione ma sì, quella della casa albergo rimane un’ipotesi possibile e ancora attiva.”

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