Il Comune di Imola ha deliberato la ripartizione dei contributi a centri sociali e associazioni ad
essi equiparate, per l’anno 2022, che in totale ammontano a 60.062,45. Novità di quest’anno è
l’aumento dei contributi, rispetto allo scorso anno. Come spiega Daniela Spadoni, assessora al
Welfare, “il Comune di Imola riconosce ai Centri Sociali contributi annuali ordinari affinché
questi luoghi pubblici, aperti a tutti e luogo di incontro tra generazioni, possano realizzare i loro obiettivi che sono gli stessi dell’ente pubblico: essere promotori di socialità. La scelta politica dell’Amministrazione Comunale quest’anno è stata di stanziare maggiori risorse, quasi 10.000 euro in più dell’anno scorso, come contributi ai Centri Sociali, nonché di rendersi disponibili ad aiutarli a sostenere i rincari delle utenze”.


L’85% del budget (51.053,08 euro) è diviso in modo aritmetico tra tutti i soggetti, mentre il
rimanente 15% del budget (9.009,37 euro) è diviso in modo aritmetico tra tutti i centri che non
possiedono VLT, ovvero le slot machine.
I centri sociali e le associazioni ad essi equiparate che beneficiano dei contributi sono: A.
Giovannini ; Asbid Bocciofila ; Orti Belpoggio ; Campanella ; Fabbrica ; La Stalla ; Ponticelli ; San Prospero ; Sasso Morelli ; Tarozzi ; Palinsesto, Tiro a segno ; La Tozzona ; Zolino .

Il ruolo fondamentale dei centri sociali – Va sottolineato che le misure restrittive allo scopo di
contrastare l’emergenza sanitaria da Covid-19 hanno pesato notevolmente sull’attività dei centri sociali, con sospensione del servizio di apertura e la cancellazione e sospensione di molti eventi e attività. Proprio in ragione delle difficoltà derivate dalla pandemia Covid-19 e dal caro energia e prezzi, l’Amministrazione comunale vuole supportare i Centri Sociali e le Associazioni ad essi equiparate attraverso la definizione di una consistente quota fissa a parziale copertura dei costi sostenuti, visto il loro ruolo fondamentale nell’animazione del territorio e nella promozione della socialità, anche al fine di evitare la cessazione di tali importanti realtà. A questo si aggiunge la volontà dell’Amministrazione comunale di premiare i Centri Sociali che non hanno slot machine sostenendoli con un contributo aggiuntivo, in coerenza con il più volte ribadito impegno a contrastare il gioco d’azzardo e la dipendenza da esso indotta.
Va ricordato, inoltre, che i Centri Sociali e le Associazioni ad essi equiparate garantiscono, in
un’ottica di sussidiarietà, attività e servizi rientranti tra i compiti istituzionali del Comune
nell’interesse dell’aggregazione sociale.
Spadoni: “mettersi in ascolto dei Centri sociali e condividere le scelte”“In una sera
d’autunno la Giunta ha incontrato i Presidenti e delegati del comitato di gestione, nonché il
direttivo di ANCESCAO, nel quale si ritrovano associati quasi tutti i Centri Sociali del nostro
territorio, per mettersi in ascolto e con loro condividere le scelte sul territorio – racconta
l’assessora Daniela Spadoni -. Ringraziamo per questo il Centro Sociale di Sasso Morelli che
ci ha accolti con grande calore e con estrema disponibilità, il suo Presidente e tutti i volontari che hanno reso più bella quella serata. E’ una occasione di incontro che è mancata in questi
ultimi anni e la Giunta intende mantenerla come impegno annuale, sia per ascoltare le fatiche e le esigenze dei Centri Sociali, sia per far sentire loro la presenza accanto dell’Amministrazione affinché non si sentano soli nello svolgere uno dei compiti più difficili di questo momento storico: educare alla socialità, alla solidarietà, all’integrazione e al rispetto gli uni degli altri”.

Spadoni: “la difficoltà a intercettare volontari”Come sottolinea l’assessora Spadoni “qualche Centro Sociale sta procedendo con collaborazioni concrete con le scuole del territorio, associazioni di volontariato, il progetto ASP “Costruire comunità”, qualcuno ospita al suo interno i centri giovanili dei Servizi Sociali gestiti dalla cooperazione sociale, qualcuno ospita società sportive. E questo può essere sicuramente il futuro: la sinergia più stretta col territorio. Fra le tante questioni discusse, ce n’è una che ha richiamato l’attenzione di tutti: la difficoltà a intercettare volontari. Siamo consapevoli di tutte le difficoltà che questo momento storico purtroppo ci sta ponendo, ma siamo anche consapevoli del valore educativo del volontariato sia per i nostri giovani, che per quegli adulti che la pandemia ha portato ad esasperare le proprie scelte egocentriche. Perciò pensiamo che una bella esperienza di volontariato, anche in un Centro Sociale a servizio della comunità, possa essere uno strumento di crescita nella solidarietà per ognuno ed ognuna”.