Imola, come tutti gli altri comuni, entro il 2022 dovrà applicare la tariffa puntuale. E quando succede questo i rifiuti indifferenziati caleranno in modo consistente. E tenderanno ad essere meno di 100 kg per ogni abitante. Ma qual è il problema della raccolta, a Imola? Ne parliamo con uno dei massimi esperti dell’argomento, Natale Belosi, coordinatore di Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna.
“Il problema del sistema di raccolta adottato da Hera a Imola, che è una raccolta a cassonetto a calotta con tessera, a parte alcune zone dove c’è il porta a porta, e quindi un dispositivo che misura ai fini della tariffa puntuale il rifiuto indifferenziato che si conferisce. Succede che buona parte degli utenti però, anziché conferire gran parte del rifiuto all’interno del cassonetto, lo mette dentro agli altri cassonetti.”
Sarà un numero minimo di persone..
“No, è una buona percentuale. E questo significa che il rifiuto indifferenziato si trasferisce nelle altre raccolte, saltando fuori come scarto nella lavorazione delle raccolte differenziate (plastica, vetro, cartone) tra l’altro c’è anche il fatto che ne scaturisce un effetto trascinamento, vale a dire che per ogni chilo di indifferenziata che è stata conferita nel cassonetto errato, si tirano fuori 2 kg in più di immondizia: se è nella carta si trascina dietro della carta, se è nell’organico ogni kg si trascina dietro 2 kg di umido che diventa scarto. ”
E invece il porta a porta?
“Se si tratta di un porta a porta parziale, come Ravenna e Cesena, succede che l’indifferenziata va a finire nei cassonetti della carta e della plastica. Dato che hanno tolto i cassonetti e chi non vorrà pagare la parte variabile della tariffa vuole pagare di meno, lo va a infilare negli altri cassonetti o lo butta a bordo strada. È chiaro che quando c’è un cambiamento di modalità di raccolta, c’è sempre un fenomeno di abbandono, come a Forlì, però nell’arco di due tre mesi però di solito si interrompe. A Forlì si è arrivati ad avere 9kg in media di rifiuti abbandonati a testa. Mentre prima ne avevano 1kg, 1,5 kg. In tre mesi sono ritornati alla normalità. Fanno invece più fatica a calare dove ci sono i cassonetti con la calotta. Lì gli abbandoni, come a Imola,continuano ad essere abbastanza alti.“
Cosa cambierà con l’arrivo della tariffa puntuale?
“Con la tariffa puntuale cambierà dato che ogni volta che si inserisce il sacchetto nella calotta viene conteggiato e segnalato.
Il problema quindi, sono i cassonetti con calotta?
Quando c’è la calotta è così, può esserlo anche col porta a porta se non si fanno le cose giuste , non prevedendo gli interventi giusti, è una questione di manico: basta confrontare i costi, chi fa il porta a porta integrale ha meno costi. C’è meno spesa per i cittadini. Lo stradale costa di più ad Hera, basta confrontare tra province e diverse aziende. Forlì e Carpi fanno il porta a porta integrale e i cittadini spendono meno.”
Quali sono le politiche di Hera in questi termini?
“Hera non vuole fare il porta a porta integrale, è lì il problema. Dopodiché, anche se lo facesse, non sa organizzarlo, è questo il punto. Sarebbe l’unico sistema che da dei risultati, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo è il porta a porta integrale. Hanno fatto credere che era impossibile fare una cosa del genere, non è vero: si tratta solo di organizzarlo bene. Non solo i passaggi, pensiamo a Lugo, dove non hanno previsto il giro di raccolta separata dei pannoloni e pannolini. Uno che sa cosa significa il porta a porta, quella sa che è la prima cosa da prevedere. E utilizzano solo bidoni piccoli, a Forlì hanno dato bidoni carrellati da 120 kg. Solo in centro storico ci sono i più piccoli.”
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