Nei giorni scorsi il Comune ha ufficialmente presentato il progetto da 1,8 mil. di euro per la costruzione dell’Isola Ecologica Montericco, al bando del PNRR, rientrando dunque nelle scadenze previste e di conseguenza mantenendo la linea iniziale del luogo prescelto.
A seguito di questa notizia, e dell’ultimo incontro tra Comune e residenti – qui il video –
QUESTA MATTINA – il Comitato “Agorà Montericco” è intervenuto con il seguente comunicato stampa:
“ORA BASTA! Il Sindaco rispetti i cittadini e si sieda al tavolo con loro.”
Agorà Montericco, comitato cittadino di fresca costituzione, ha le idee ben chiare: promuovere,
tutelare e valorizzare il quartiere Pedagna favorendone la crescita sociale, culturale ed umana.
Con questi obiettivi i soci fondatori hanno in poco tempo accolto l’interesse dei residenti del
quartiere ed iniziato un confronto costruttivo su alcuni temi caldi, primi fra tutti quello della
realizzazione della contestatissima isola ecologica Montericco. Ma non solo.
La Pedagna, infatti, è luogo di diverse criticità in termini di urbanistica e viabilità, come il progetto
della costruzione della caserma dei Vigili del Fuoco, la questione irrisolta della viabilità di via
Punta, il traffico congestionato di via Montericco, per citarne alcuni.
Alla luce dell’infausta esperienza dell’isola ecologica a causa, anche, del mancato e tempestivo
coinvolgimento della cittadinanza (ricordiamo che lunedì scorso il comitato cittadino ha
abbandonato l’aula durante un incontro promosso dall’amministrazione, data la mancanza di
interesse di quest’ultimo a prendere in considerazione un sito diverso per la realizzazione, come
richiesto dall’Agorà ), il comitato intende ora lavorare per instaurare un tavolo di concertazione
con il Comune al quale prendere parte per interagire nelle decisioni che riguardano la comunità, in particolare quelle che hanno un impatto forte e diretto sulla vita dei cittadini.
Il comitato ritiene infatti che, se il progetto dell’isola ecologica fosse stato a suo tempo presentato ai cittadini, sicuramente non si sarebbe arrivati ad un ricorso al Tar, ma si sarebbe potuto trovare un vero punto di incontro nella scelta del sito adatto alla realizzazione dell’opera.”
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