Grazie all’intervento di alcuni volontari e un agricoltore della Valsellustra è stato possibile recuperare e portare alla demolizione un vecchio caravan abbandonato da più di trent’anni ubicato sull’alveo del fiume Sillaro, tra i Comuni di Casalfiumanese e Castel S.Pietro. La “casa viaggiante”, che si trovava in terreno demaniale, era ormai avvolta dalla vegetazione e in condizioni da non rendere neanche possibile l’individuazione del numero di telaio; per qualche ragione, gli enti che se ne erano interessato fin’ora non avevano mai portato a termina la sua rimozione. Probabilmente, in quel luogo ci è giunta marciante, molti anni fa, forse per essere utilizzata per fare camping al fiume come roulotte stanzializzata già priva di targa.
Questo tipo di mezzi sono a tutti gli effetti dei rifiuti speciali, ossia un complesso di elementi da smaltire composto da numerose tipologie di materiali e tutti questi hanno destinazioni diverse, sia come eliminazione che come recupero. 


QUANDO UN MEZZO DIVENTA RIFIUTO URBANO
Ci sono casi in cui un automezzo, ormai abbandonato da moltissimo tempo anche in aree private, può diventare un rifiuto urbano. Perchè? Semplice,  si considera tale una quattro ruote priva di targa, bollo e assicurazione validi. Inoltre i danni strutturali al mezzo devono essere evidenti e tali da renderla inutilizzabile. Si tratta di un mezzo destinato alla demolizione e oltretutto, si potrebbe creare anche un problema di carattere ambientale, dal momento che i componenti di un auto possono talvolta contenere ancora ancora olio minerale, batteria al piombo e liquido antigelo che sono anche rifiuti pericolosi.