Fino a qualche anno fa, durante il Gran Premio di San Marino, gli spettatori entravano nel parco di un edificio color ocra, ubicato in Via Tazio Nuvolari n1. Sapevano bene che da quel punto privilegiato avrebbero potuto seguire la gara in un modo unico. Non si sa bene come quel pubblico riuscisse ad entrare: chissà se erano a conoscenza di trovarsi incredibilmente all’interno del parco di una scuola, dove normalmente si svolge la ricreazione e le attività all’aperto.
L’IC4, le Pelloni-Tabanelli sono le scuole più belle di Imola, il loro parco è uno spicchio incolto delle Acque Minerali. Da questo punto si può anche godere di una visuale assolutamente spettacolare sulla pista, ove l’occhio riesce a catturare allo stesso tempo la discesa della Piratella fino alla chicane delle Acque Minerali.

Tuttavia, durante le attività motoristiche in circuito, le aule del plesso scolastico si trasformano in un inferno. Non serve a nulla abbassare le tapparelle per ridurre il rumore (cosa effettivamente in passato fu fatta) poiché a tremare sono proprio i muri. Se è difficile seguire una lezione nelle scuole Valsalva o Alberghetti, figuriamoci alle Pelloni-Tabanelli.
L’argomento sta tornando di estrema attualità dato che quest’anno si ripresenterà l’inconveniente di una concomitanza tra competizioni motoristiche e le lezioni all’interno di quella conosciuta da tutti anche come la “scuola all’aperto”: stessa cosa nelle altre scuole limitrofe all’autodromo.

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L’unica soluzione proposta dell’Ausl di Imola è quella di mandare in “gita scolastica” i 250 bambini – che fanno parte anche delle scuole limitrofe al circuito – nei ben 4 giorni di finali Mondiali Ferrari, che si svolgeranno dal 25 al 28 ottobre prossimo. Il dottor Peroni, Direttore dell’igiene pubblica, forse avrà le sue buoni ragioni per sostenere che effettivamente gli alunni non potranno stare in classe nei quattro giorni di gare monomarca. Occorrerà comprendere se i costi di queste “attività extrascolastiche” saranno interamente coperti da chi ha causato questo imprevisto.
La proposta dell’Ausl di Imola, che è stata già avvallata dalla giunta, non ha trovato il medesimo riscontro nelle opposizioni e in LEGAMBIENTE IMOLAMEDICINA, che è tornata sull’argomento in queste ore, spiegando la sua “contrarietà assoluta a ricorrere ad attività extra-scolastiche in caso di gare concomitanti con lo svolgimento scolastico: scegliere altre date e/o orari diversi”.
Inoltre, l’associazione ha spiegato come “ci si è stracciati le vesti per la DAD, che era l’unica soluzione, mentre stavolta abbiamo centinaia di bambini che non possono seguire una lezione per colpa dell’auto in pista. Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto si debba immediatamente accogliere competizioni in elettrico.”