Non è ancora chiara la situazione dei contagi alle scuole Rodari. In assenza di recenti comunicazioni ufficiali, si naviga sempre a vista secondo le informazioni che trapelano da genitori o addetti ai lavori.
Scrive un genitore: “Ci è arrivato ora un messaggio da una mamma della nostra classe che suo figlio, che è in classe con mia figlia, è risultato positivo per via di un contatto diretto. Quando però la scuola farà comunicazione sul registro elettronico, i bimbi saranno già a scuola. Oggi è Domenica infatti. (ieri, 14 febbraro, ndr).”
Dunque, il genitore si stava attivando affinché le comunicazioni potessero arrivare agli enti preposti a garantire la sicurezza sanitaria, prima di lunedì mattina, ossia quando gli alunni sarebbero entrati in aula, rischiandosi di contagiare.
L’AUSL, allertata ieri (Domenica) sempre da alcuni genitori, circa proprio questa situazione, scrive la seguente risposta, che riceviamo e pubblichiamo:

“I colleghi lavorano anche di Domenica, pertanto se decideranno per un provvedimento di quarantena della classe, invieranno una mail ai referenti covid della scuola  in giornata, che poi sarà trasmessa ai genitori. La procedura è consolidata e pertanto dovete attendere con fiducia.
Nel frattempo mantenete le precauzioni come se vostro figlio fosse già in quarantena, mascherine anche in casa e maggior isolamento possibile del bimbo dal resto della famiglia. Se ci inviasse classe e scuola intanto mandiamo un alert ai colleghi.”

Intanto, comunicazioni scritte non arrivano, ne da parte di AUSL ne da parte della scuola, in cui fosse scritto che “io mamma di …. domani non posso portare mio figlio a scuola”.

La situazione è effettivamente molto caotica. Il messaggio di AUSL non sembra dare risposte per l’immediato (ovvero per Domenica 14,ieri) e viene soltanto spiegato che  “è Domenica e i colleghi lavorano, e abbiamo provveduto alla segnalazione dopo il suo primo messaggio. Purtroppo i casi sono molti anche oggi per cui i provvedimenti che ne discendono impegnano i colleghi per molte ore”.

Intanto, anche Simone Carapia (LEGA) è stato contattato da alcuni genitori su questa situazione. L’ennesima, che riguarda il plesso scolastico (ancora aperto) di Via Tiro a Segno.
Il consigliere del Carroccio chiosa come “la situazione della quarantena della scuole imolesi sia sempre più grave, e la comunicazione da parte di AUSL lascia ampiamente a desiderare.”
Carapia poi, si sposta sul testo di risposta che l’ente di Viale Amendola inoltra alla mamma :“risposte formose ed evasive  – (‘i casi sono molti ed impegnano i colleghi’) –  vengono date ai genitori preoccupati per i loro figli. Il problema dei contagi a Imola è serio dato che ci stiamo avvicinando ai 1200 casi attivi.”
Infine, Carapia commenta le decisioni della politica sulla situazione in questione:” Strano che per il Sindaco fino a poco tempo fa tutto andasse bene e non si preoccupava più di tanto, neanche quando alla CRA Venturini i focolai mietevano vittime su vittime. Certamente se l’ASL fosse più rapida nelle risposte e nei tamponi la situazione migliorerebbe. ”
E il Direttore ROSSI? “Ha dichiarato che la politica non deve disturbare” commenta Carapia.“Secondo me farebbe meglio a restituire il Grifo d’Oro alla città, data la gestione della seconda ondata.”