L’Ausl di Imola si è arresa
Che la situazione fosse grave e fuori controllo l’avevamo capito dalle parole rilasciate alla stampa dal Direttore dell’Igiene Pubblica, ma certo non si poteva immaginare che si arrivasse ad una resa, anziché ad una accelerazione.
In questi giorni l’Ausl ha deciso di demandare ai medici di base tutte le attività di contrasto al contagio a cui avrebbe dovuto far fronte lei.
Ai medici di base si chiede ora di fare il tracciamento, di prenotare i tamponi, di fare i test rapidi e anche i vaccini.
È forse questa la risposta organizzativa adeguata?
E il lavoro dei medici di base, come le visite dei pazienti, le prescrizioni, le diagnosi e la somministrazione delle terapie chi li fa?
I poveri cittadini che non sono affetti da covid, ma hanno mille altre patologie chi li segue?
Mi sembra che questa scelta sia la ‘mazzata’ definitiva all’assistenza territoriale.
Il tutto per allontanare ogni responsabilità e scaricarla su altri
(Lista Civica Cappello)