Assessore, in che modo sta mutando la zona industriale di Imola? Avete in previsioni nuovi arrivi, dopo quello della società di logistica Develog?

L’area di Develog è “solo” uno dei quattro rettangoli che si trovano attorno a Via Selice, che in futuro saranno oggetto da un importante ripristino, ospitando nuove realtà prevalentemente produttive.

Quali attività potrebbero sorgere?
“Queste aree, una di proprietà di Sunny Village e una di Zini, sono già ad uso industriale, mentre la terza, del Gruppo Basso, è ancora ad uso commerciale. Ad esempio, in quest’ultima puoi farci una rivendita di auto. Nelle altre aree stiamo valutando se vi siano aziende di produzione interessate ad andar lì. Abbiamo “chiuso” l’accordo con il polo di logistica: ce n’era bisogno e serviva, dato che con la pandemia il mondo è cambiato: occorre fornire materiale in tempi sempre più stretti. Però vorremmo portare anche delle aziende del ramo produttivo: abbiamo contatti con alcune importanti aziende che stanno valutando questi spazi per poterci mettere la loro produzione: noi valuteremo le loro garanzie dato che poi queste aziende vogliamo che rimangano qui. Questo significa più impiego e più lavoro.”


Nelle aree commerciali, a cosa si pensa?
“Per le aree commerciali, intanto che ci siamo noi, escludiamo che possano arrivare altri supermercati: la nostra politica è quella di favorire l’arrivo di nuove realtà che investano sul territorio, ma trovo sufficiente il numero già presente di supermercati sul territorio, dunque escludo questa opzione.


La quarta area è quella di Develog, presentata nei giorni scorsi.
Loro progettano, costruiscono e affittano ad aziende di logistica prevalentemente di medio-alto livello, essendo appunto le strutture da loro costruite superiori alla media, dato che hanno importanti accorgimenti di ultima generazione, come si può osservare nel progetto. Un design del verde interessante, che prende spunto dalle piante già presenti nel territorio.
Loro, in linea di massima, hanno già i loro clienti del ramo logistico, e forniscono loro gli spazi e i servizi necessari per partire. In sostanza, consegnano il capannone “chiavi in mano” ai clienti.”

Potrebbe però presentarsi un problema traffico, sappiamo che Via Selice negli orari di punta è quasi congestionata.
Ci sono zone industriali in condizioni ben peggiori dal punto di vista della viabilità, tuttavia penseremo agli accorgimenti del caso anche in questo senso: era già prevista dal piano regolatore una rotonda dall’ingresso dell’ex Cognetex, praticamente nel punto tra quella già esistente dell’autostrada e quella della Sacmi. E Autostrade potrebbe spostare il casello di qualche centinaio di metri più verso il centro di Imola. È un opzione.

A livello di assunzioni, quali saranno le ricadute positive per i residenti di Imola?
“Abbiamo fatto un patto per il lavoro con le aziende, che quando vengono sul territorio devono assumere prima a Imola, poi, nel caso non trovino i profili giusti, allora possono cercare fuori, ma prima in Circondario. Con Develog sono previsti circa 300 nuove assunzioni, che non sono poche. Il lavoro non cade certo dall’alto, occorre attrarre le imprese qui.
Ad esempio, un altro importante obbiettivo raggiunto prima di Develog, qualche mese fa, è stato quello coi francesi di APRC: è stato un accordo importante quello dell’area dell’ex autoparco, che ospiterà circa 200 nuovi dipendenti.”