Quando un’idea supera le aspettative: la mostra realizzata e organizzata dal fotoreporter imolese Marco Isola in occasione delle manifestazioni motoristiche di primavera, a fini solidali, ha fatto il botto. L’occasione è stata il trentennale della morte di Ayrton Senna, ma l’esposizione di 11 quadri di grandi dimensioni con foto del campione, è iniziata ad aprile con la WEC, per poi proseguire nelle giornate culminate con il primo maggio in concomitanza con “Senna 30 Years”, per concludersi nel lungo week end del Gran premio di Formula Uno.

Centinaia i visitatori da tutto il mondo (Brasile naturalmente, ma anche Argentina, Norvegia, Polonia, Germania, Inghilterra, Messico, addirittura dalla Tasmania) ognuno dei quali ha lasciato un pensiero sugli album ricordo, ma soprattutto ha acquistato tantissimo, sia le opere uniche originali, sia poster e foto del pilota brasiliano. ImolAyrton, questo il titolo della mostra allestita nel cortile di Palazzo Vacchi dove si affaccia il laboratorio di Isola, è nata con intenti solidaristici, proprio per abbinare la bravura di un campione con le motivazioni che lo hanno sempre accompagnato fuori dalla pista e che ha portato poi alla nascita dell’ Instituto Ayrton Senna.

“Ho pensato subito a questa mostra cercando in archivio le foto più belle degli ultimi due anni di vita di Senna, tutte scattate a Imola.- dice Isola-  Poi pensando a quanto voleva aiutare gli altri, ho deciso di abbinare la vendita delle foto a una associazione che in città si occupasse di bambini in difficoltà, come appunto la Fondazione Matteo Bagnaresi che opera a Parma ma anche a Imola con le aule Alessia e Chiara. Per di più Alessia era la nipote di Ezio Pirazzini, cui mi legano gli inizi della mia carriera oltre all’affetto per tutta la famiglia.”

Le foto-quadro raccontano momenti salienti di quel primo maggio 1994, l’ultima partenza ( accanto a Schumacher), e l’ultimo passaggio in curva, ma anche momenti privati di “Beco Magic”, all’interno del suo motorhome, di rientro da una conferenza stampa, mentre guarda all’insù con l’indimenticabile casco piantato sulla testa, o mentre riflette dopo la morte di Ratzenberger. 

“Appena è arrivata la proposta siamo stati tutti felicissimi, ma certo non immaginavamo un successo così.- aggiunge Gabriella Pirazzini coordinatrice della sede imolese del doposcuola.– Sono stati giorni intensi e bellissimi quelli trascorsi alla “reception” della mostra, anche per gli incontri fatti, persone che piangevano calde lacrime davanti alla foto di Senna all’ingresso, una famiglia con girellini avvolti nella bandiera gialloverde, portoghesi che parlavano di Ayrton come di un amico, ferraristi sfegatati che si commuovevano di fronte a queste immagini, e anche tanti imolesi che si sono presi il tempo di venire, guardare, e comprare!. Un quadro se lo sono litigato da due capi opposti del mondo, un inglese e un giapponese, ma era già venduto, e si tratta di opere uniche nella loro realizzazione con telaio, passepartout e cornice…”.

“Abbiamo percepito il bellissimo clima di questa esposizione, ma non ci immaginavamo certo tanta generosità da parte di Marco Isola, né tanta adesione da parte del pubblico: un assegno così consistente, duemilacinquecento euro, per noi sono una enorme somma – aggiungono Bruno Bagnaresi e la moglie Cristina Venturini, presidente e vice presidente della Fondazione dedicata in primis al figlio Matteo.Da ormai 15 anni diamo sostegno  nello studio a chi non può permettersi lezioni private, e anche a ragazzi con disabilità e problemi cognitivi, in completa gratuità, dall’assicurazione al materiale scolastico alla merenda.”

A Imola 85 gli alunni seguiti con oltre 30 volontari impegnati nelle varie materie, alcuni dei quali erano presenti alla consegna, insieme a chi ha contribuito e incrementato il valore della raccolta: Confartigianato Imola per l’allestimento, Bacchilega editore con la vendita del volume “Nel segno di Ayrton, la Formula Uno ai tempi di Senna”, il Nuovo Diario Messaggero con le riproduzioni in miniatura della mitica scultura realizzata dall’artista Stefano Pierotti nei pressi della Curva del Tamburello all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola nel Parco delle Acque Minerali, il comune di Imola. Per il sindaco Marco Panieri, che già aveva tagliato il nastro inaugurale, una idea da proseguire: “Motori, arte e solidarietà: è un bellissimo messaggio, arrivato a tanti in giornate che hanno fatto vivere la città a pieno ritmo, con una partecipazione ai vari eventi davvero oltre ogni attesa. Come diceva Ayrton “Respiriamo tutti la stessa aria, bisogna dare a tutti una possibilità”, e questa mostra diventa un esempio per tutti.” 

“Ho già un’idea per l’anno prossimo” – sorride Marco Isola- ma non ve la dico adesso”.  Tutti pronti ai nastri di partenza per un bis top secret nel 2025.