IMPIANTO DI TRATTAMENTO RIFIUTI NON PERICOLOSI A TOSCANELLA, COLPO DI SCENA ALBERTAZZI: “ESPRESSE PERPLESSITÀ ALL’ASSESSORA PRIOLO”


Il sindaco Albertazzi ha incontrato l’assessore Priolo in Regione e sceglie il principio di precauzione sul progetto dell’impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi a Toscanella. Il quadro di incertezza ha indirizzato la linea politica del primo cittadino che fino ad oggi non aveva preso posizione.


L’amministratore dozzese, oltre alla consegna delle firme raccolte in calce alla petizione promossa da una parte di cittadini, ha espresso alla Priolo le sue perplessità relativamente al progetto della C.F.G. Ambiente per la realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi nello stabilimento dell’ex Martelli Tessile di Toscanella. “Come ho detto fin dall’inizio della fase di analisi progettuale, le posizioni vanno assunte solo dopo aver analizzato con attenzione ogni singolo cavillo del percorso di richiesta di autorizzazione a procedere avanzato dalla C.F.G. Ambiente alla Regione che ha la competenza in materia – spiega Albertazzi -. Giunti a questo punto, sulla base degli approfondimenti tecnici (ricordo che si è tenuta la prima seduta della Conferenza dei Servizi decisoria con l’analisi delle integrazioni ricevute da parte del proponente, ho constatato la permanenza di alcuni nodi cruciali ancora lontani dall’essere sciolti in maniera convincente”. Tra questi sussistono alcuni dubbi riferiti al flusso degli automezzi impegnati nelle quotidiane operazioni di ingresso e uscita dall’impianto, con un’incidenza comunque numericamente inferiore a quanto avveniva negli anni di piena funzionalità della Martelli Tessile, ed in generale in ambito viabilistico oltre che nella gestione delle acque in uscita a livello di fognatura. “Il permanere di una situazione di incertezza ci induce, politicamente, ad assumere una posizione fondata su quanto fatto in questi dieci anni di mandato ovvero sul principio di precauzione – continua -. metro di misura, per noi un autentico faro a livello decisionale, che abbiamo adottato davanti ai dubbi che gravitano sull’inquinamento elettromagnetico e sulla tecnologia 5G”.

Va rimarcato comunque che tali impianti di trattamento di rifiuti non pericolosi, strutture moderne e avanzate in termini di economia circolare non certo riconducibili ai concetti di discariche e inceneritori che qualcuno ha volutamente strumentalizzato accecato dalla contesa politica creando un clima di allarme ingiustificato nella comunità, sono in linea con i piani dei rifiuti previsti dalla Regione Emilia-Romagna. “La mancata individuazione di soluzioni ineccepibili dal punto di vista tecnico a tali osservazioni è un elemento vincolante per l’elaborazione del nostro pensiero – sottolinea
Albertazzi -. Abbiamo sempre invitato tutti i portatori d’interesse legati alla casistica alla massima trasparenza e serietà promuovendo a gran voce ben quattro Open Day del plesso aziendale per la presentazione del progetto. Un metodo di approccio, che non ammette una vocazione semplicistica al cospetto di materie complesse da approfondire nel rispetto dei tempi e del lavoro degli enti preposti alle valutazioni tecniche, in grado di rimarcare la grande differenza con il passato”. Non solo. “La politica deve fare un salto di qualità per affrontare tematiche complicate e prendere decisioni ponderate basate sul raziocinio ed il buon senso – conclude il sindaco -. Un metodo innovativo che abbiamo portato a Dozza negli ultimi due mandati amministrativi votato a rassicurare, piuttosto che allarmare, la popolazione. I problemi vanno sempre affrontati, tutti noi viviamo ogni giorno questo territorio, non bisogna etichettare a prescindere i progetti per fare propaganda elettorale ma occorre capire vincoli e limiti per valutarli in un’ottica di interesse pubblico. Noi, sul tema ambientale, abbiamo sempre fatto così e i fatti parlano chiaro visto la paternità delle decisioni sul consumo di suolo, sulla riduzione delle fonti inquinanti di impianti obsoleti e sull’inquinamento elettromagnetico a Dozza”.