Imola. Renato Dalpozzo, consigliere della Lista Civica Cappello, rende noto che in città sono comparsi, “inopinatamente associati all’8 marzo, dei manifesti di Pro Vita & Famiglia sui quali si legge: «difendiamo il diritto di non abortire» e si parla di migliaia di donne costrette ad abortire in Italia. ”
Secondo Dalpozzo si tratta di un –“Messaggio surreale e fazioso, oltre che oltraggioso della libertà delle donne di decidere una maternità consapevole. Semmai il problema è contrario: in Italia è proprio il diritto ad abortire che spesso è ostacolato sia dalla presenza dei medici obiettori di coscienza, sia da consultori che non funzionano come dovrebbero.”


Il consigliere, subentrato a Marinella Vella, osserva come –“La legge 194/78 nel suo articolato infatti evidenzia l’importante ruolo che hanno i consultori nel sostegno diretto e indiretto, attraverso le strutture sociali operanti nel territorio, delle donne in gravidanza o in maternità quando ci sono ostacoli economici e sociali. L’amministrazione si faccia dunque al più presto carico di togliere questi manifesti pretestuosi che deformano implicitamente e intenzionalmente lo scopo della legge 194 che è innanzitutto la tutela del diritto delle donne alla procreazione cosciente e responsabile.”