“Quante altre amiche, compagne, sorelle, donne ancora rimarranno aggrovigliate in amori disumani, relazioni tossiche fino a diventare vittime di una violenza che spesso si confonde con l’amore?
In questo 25novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a pochi giorni dai femminicidi che hanno portato via la vita a 4 donne proprio nella nostra Emilia-Romagna, la prima responsabilità che abbiamo è di non fare cadere tutto ciò nel silenzio.”

“Occorre affrontare il contrasto alla violenza di genere innanzitutto attraverso una necessaria azione di prevenzione, una vera e propria rivoluzione culturale e sociale che combatta gli stereotipi e i pregiudizi nei confronti delle donne a partire dalle giovani generazioni. Dobbiamo avere una consapevolezza più diffusa che la violenza sulle donne fino all’omicidio non è un raptus ma il culmine di una relazione segnata appunto dalla disparità di potere.”

“Dobbiamo quindi fare di più, lo dobbiamo a chi ha perso la vita, a chi lotta dentro incubi dai quali non riesce ad uscire, lo dobbiamo ad ognuna di noi.
Il numero antiviolenza 1522 continua a squillare, ma sono ancora troppe le donne che non parlano con nessuno di quanto subiscono perché hanno paura, non si sentono credute e non si sentono tutelate.”

“Occorre rafforzare l’impegno, potenziare la rete di servizi territoriali, sensibilizzare le comunità, abbattere il muro della vergogna e tendere la mano alle DONNE, che non devono sentirsi sole e che devono trovare la forza di amarsi. Perché anche oggi tra chi legge queste parole c’è chi sta soffrendo e merita che le istituzioni non abbassino la guardia e affrontino il problema!”

(dalla pag. FB di Francesca Marchetti – consigliere regionale PD – Segretaria Unione Territoriale di Imola)