Secondo Maurizio Gasparri non sarebbe auspicabile “arrivare all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica con 4 Senatori in bilico”. L’ex Ministro del Governo Berlusconi fa riferimento anche al caso di Daniele Manca, che dovrebbe decadere, sulla base di una legge del 1957, che impone ai sindaci di dimettersi almeno 180 giorni prima di essere eletti in Parlamento. Infatti, nonostante la Giunta per la verifica delle elezioni del Senato si sia giá espressa, l’esito finale deve obbligatoriamente passare dalle votazioni dell’Aula. E alla fine, la differenza la faranno pochi voti e di conseguenza anche gli accordi fra i vari gruppi. La questione é accellerata anche per via dell’imminenete elezione del nuovo Capo dello Stato.

Una sorta di scambio, che vedrebbe nella votazione di mercoledi prossimo nell’aula di Palazzo Madama, l’ingresso al Senato di Claudio Lotito, che da tre anni si arrabatta in ricorsi per contestare la sua esclusione nelle elezioni di tre anni fa. Gli era giá stato promesso che sarebbe entrato.

La verità è che noi del Pd abbiamo un’intesa con quelli di FI”, sibila un senatore dem. “Noi appoggiamo il ripescaggio di Lotito, e loro in cambio blindano il nostro Manca”.

E garantendo i voti per l’ingresso del Patrón laziale, al posto del renziano Vincenzo Carbone, Forza Italia sosterrebbe il PD nella votazione per il salvataggio della poltrona di Daniele Manca, ai danni dello scalpitante Carbone. L’altro Carbone. Ernesto, anch’egli renziano, braccio destro dell’ex Premier, che verrebbe definitivamente ‘trombato’.

In un solo colpo quindi, Italia Viva perderebbe due senatori. Due Carbone.E Daniele Manca, apprezzato e sostenuto dal gruppo PD al Senato, mettere dunque al sicuro la parte conclusiva della Legislatura.

Come reagirá Matteo Renzi? Da qui a mercoledí prossimo potrebbero esserci ancora delle sorprese.