Gli occhi gonfi di lacrime, la voce singhiozzante e la speranza che quel veterinario riesca a salvare il suo amico a quattro zampe. Il sospetto avvelenamento sarebbe avvenuto addirittura nell’area sgambatura, dunque dal lato autodromo. Una zona molto frequentata da cani e padroni. Lo ha confessato un imolese ad un amico, la scorsa settimana, sul convoglio del treno che lo portava a Bologna per lavoro. “La situazione è abbastanza seria, il cane ha dormito in clinica questa notte e non ho ancora ricevuto notizie.”
La bestiola avrebbe inghiottito cibo avvelenato durante una passeggiata serale, momento nel quale c’è meno gente in giro e più facile compiere simili azioni. É accaduto questa settimana.L’uomo, mentre raccontava in lacrime l’evento, ha iniziato ad inveire “contro questi delinquenti spiegando l’accaduto”. Il cane si sarebbe sentito male poco dopo aver inghiottito qualcosa dopo la solita passeggiata sul lungofiume.

Sono passati pochi giorni dall’ultimo sospetto di avvelenamento in Pedagna ed ecco che un altro caso è emerso anche grazie al lavoro di divulgazione del gruppo FB “Segnalazioni Bocconi Avvelenati Imola” che aiuta i padroni dei casi di avvelenamento oltre che a prevenire dai nuovi casi. Il gruppo è nato in Pedagna proprio per il dilagare di queste azioni. Consideriamo che fino a poco tempo fa, non si sa bene per quale motivo, queste azioni seriali erano trattate come eventi di nicchia.
Grazie a queste persone è emerso che invece c’è un certo numero di persone che da molto tempo potrebbero preparare e applicare sul territorio esche avvelenate nei punti sensibili. Gente che odia i cani, che odia il prossimo e per frustrazione personale fa del male agli altri. Non sono dunque casi isolati come un tempo apparivano. Quest’ultima vicenda allarma parecchio, se pensiamo che qualcuno potrebbe essersi spinto addirittura in una sgambatura cani, con grande coraggio, pur di riuscire nel suo intento assurdo.