Certo non è bello etichettare un gruppo di persone col nome di un Movimento politico. Tuttavia, in base agli elementi raccolti, quanto si è consumato tra le mura dell’ente di promozione turistica, è quantomeno avvincente, per non dire singolare. L’ex Presidente ventennale Franco Capra è stato da poche settimane messo in minoranza e destituito dal vertice. Il suo bilancio non era passato alla votazione dei soci e poche settimane più tardi anche la sua Presidenza non è stata riconfermata, per una manciata di voti, sul filo di lana. Chi ha tradito Capra?

Ora è Vice-Presidente ma moralmente sembra un vecchio leone ormai abbandonato dal resto del branco: la vicenda che ha raccontato non va direttamente a collocarsi con il tradizionale “passaggio di testimone” che si vede in molte altre associazioni.
Occorre ricordare che quando Capra prese in mano Pro Loco, l’ente concedeva al territorio massimo due o tre eventi l’anno. Come giustificazione per la sua andata via, hanno comunicato i nuovi vertici, ci sarebbe un desiderio di rinnovamento. Questo è ovviamente condivisibile con i nuovi arrivati, sebbene occorra capire come mai nessuno di essi, se voleva tanto bene alla Pro Loco, non si siano prima “sporcati le mani di polenta” in qualche evento. Fino a prima del Covid soltanto il nuovo Presidente era iscritto all’ente (nel 2019) mentre gli altri sono entrati nel 2020 e addirittura nel 2021. Una cosa fatta in fretta e furia e molto male a livello comunicativo. Un modo di fare “da piccole botteguole” non proprio brillante.

Ovviamente, se gli intenti sono buoni, è ovvio che il gruppo più giovane può portare e beneficio al carniere di eventi, anche se non hanno atteso stranamente qualche evento con Capra Presidente.
A riguardo è intervenuta anche Carmen Cappello con un ragionamento di carattere politico:

“Il nuovo Presidente è un amico dell’ex vice sindaco Patrik Cavina e nel direttivo siedono Vasselli (ex consigliere comunale 5s), Monaco altro attivista del movimento, cosi come la nuova segretaria, Fulvia Tozzola, molto vicina alla ex sindaca Sangiorgi tanto da essere indicata all’epoca come possibile assessora.” ha spiegato l’ex Candidata a Sindaca, che ha poi fatto sapere come “Il gruppetto a 5s, di cui fanno parte lo stesso Patrik Cavina e Padovani, più volte candidato del Movimento, hanno ‘scalato’ la Pro Loco imolese, arrivando ad occupare le poltrone che contano, con buona pace di tutti, compreso il PD locale.

E il Sindaco cosa ne pensa di questa “scissione”? “ha espresso parole entusiaste verso il nuovo presidente, affermando che è partito il ‘rinnovamento’.A quanto pare il nuovo a Imola è targato 5s, ma lo si fa sotto banco, sperando che nessuno se ne accorga.”
Ma sempre secondo la Cappello, la ragione di questa sorta di accordo potrebbe essere insita anche nell’alleanza PD e 5stelle ormai consolidata a livello nazionale: “il PD rincorre l’accordo con i grillini, almeno lo fa apertamente. A Imola, invece, si racconta che il Pd e l’Amministrazione non faranno accordi con il Movimento che ha deluso i cittadini, ma poi, nel segreto delle stanze, si piazzano ex 5s a dirigere una delle realtà più legate al Comune. Che dire? La coerenza in politica, si sa, non è tra le principali virtù, ma qui siamo al contrappasso dantesco.