E’ stato assegnato il bando per individuare operatori economici interessati
all’installazione e gestione delle 26 nuove colonnine elettriche.
Come fa sapere il Comune – Sono stati individuati in BE CHARGE SRL (società controllata di ENI Plenitude) ed HERA gli operatori economici, fra quelli che si erano candidati a bando, per l’installazione e la gestione delle infrastrutture di ricarica a pubblico accesso dei veicoli alimentati a energia elettrica nel territorio del Comune di Imola.
L’argomento è molto importante perchè la domanda di colonnine elettriche pubbliche, specie a Imola, è molto alta: perchè? Molto semplice. Basti pensare che ad oggi il quartiere Pedagna ne è sprovvisto (20 mila abitanti), senza contare altre diversi luoghi della città dove ricaricare è un’impresa titanica.
Imola poteva vantare il fatto di essere tra le prime città ad accogliere l’avvento di tali infrastrutture, ormai diversi anni fa. Purtroppo però, ormai da tempo immemore, molte di esse, campeggiano spente senza possibilità di essere utilizzate. Un esempio lampante è la colonnina HERA nel parcheggio dell’ospedale Nuovo. Pensiamo soltanto a qualcuno che voglia far visita a un parente e che, venendo da fuori città, ed essendo sciaguratamente in possesso di un mezzo elettrico, sia verosimilmente costretto a caricare. Non può, proprio perchè Hera non ha provveduto al ripristino di tale colonnina, che dal’alba dei tempi si ritrova spenta senza motivazioni. Ma la mappa delle colonnine di ricarica presenti non funzionanti a Imola è particolarmente ricca: via Aspromonte,via Mentana, Via Tabanelli, Piazzale Pertini, via Caterina Sforza. Insomma, la lista è lunga e pare che i problemi maggiori coinvolgano il medesimo gestore (HERA), che da tempo si prodiga nel pubblicizzare la dotazione nei comuni di tale infrastruttura ma la realtà è ben diversa. Basta leggere le recensioni degli utenti, nelle APP di ricarica apposta, per rendersi conto della portata del disservizio. Insomma, con l’elettrico Hera predica bene, ma razzola male: tra l’altro la velocità di ricarica pare nettamente inferiore a Enel e ENI. L’unica soluzione sarebbe che gli uffici comunali competenti, si adoperino per sbrogliare questo “mistero” e costringano il gestore finalmente a intervenire, aggiornando gli apparecchi e renderli funzionanti per risolvere finalmente questo disservizio presente soltanto a Imola in questi termini; aggiungendo le vecchie dotazioni alle nuove si renderebbe possibile avere un’ampia rete di ricarica comunale. Le nuove dotazioni di colonnine previste in città coinvolgeranno forese e aree periferiche e questo è senz’altro un bene ma occorre vigilare ed essere più accorti che possano essere costantemente utilizzate.
LE DICHIARAZIONI
“Il piano di espansione del numero delle colonnine elettriche a disposizione della città prosegue nei tempi previsti e costituisce un ulteriore valore aggiunto per la mobilità sostenibile nel nostro
territorio, aumentando la possibilità di accedere al servizio di ricarica, sia nell’ambito cittadino che nelle frazioni, che è un elemento per noi fondamentale. Questa attività si inserisce in un quadro più ampio di azioni di sistema per promuovere la mobilità sostenibile, come i servizi di bike e car sharing elettrico, l’ampliamento della rete ciclopedonale con l’estensione della rete sia verso le frazioni che nella zona industriale, i sottopassaggi ciclopedonali N8 e Pontesanto, il progetto Bike To Work per gli spostamenti casa-lavoro e quello Cambiamo Rotta per gli spostamenti casa-scuola.
Inoltre è particolarmente strategico il coinvolgimento dell’area dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari con la previsione di nuove installazioni, capaci di aumentare la fruizione degli spazi in occasione degli eventi e non solo, anche agli sportivi, i giovani, le personalità e i turisti che arrivano con modalità sostenibili per vivere gli spazi e le numerose occasioni che ci sono.” commentano il Sindaco Marco Panieri e l’Assessora all’Ambiente e alla Mobilità Sostenibile Elisa Spada.
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