Apprendiamo con entusiasmo che la legge di Bilancio per il 2022 ha finanziato l’istituzione della figura dello psicologo/psicologa in ambito scolastico. Purtroppo però non possiamo dire di essere pienamente soddisfatti perché manca una linea continuativa a questo progetto, ovvero una legge che definisca come permanente la sua presenza all’interno delle scuole.
E allora la domanda nasce spontanea: è un obiettivo importante o no?
Per noi sì.
La pandemia, ha dimostrato ancora di più quanto i ragazzi e le ragazze abbiano bisogno di sostegno, di supporto, di apertura al dialogo ed alla condivisione dei loro problemi disagi e stati d’animo, e quindi di punti di riferimento, certi, sicuri e continuativi che con professionalità sappiano dargli tutto questo. Gli psicologi appunto.
Di seguito abbiamo voluto riportare alcuni punti salienti che riguardano, dal punto di vista legislativo, la presenza dello psicologo a scuola:
- L’assistenza psicologica era già contemplata tra le attività finanziate per la Scuola con il Decreto “Rilancio” (DL 19 maggio 2020, n. 34) ma le risorse non erano vincolate e non c’era obbligo per le scuole di attivarla.
- L’azione del CNOP aveva consentito di prevedere l’assistenza psicologica nel Decreto “Rilancio” (legge 17 luglio 2020, n. 77 (art.231), tuttavia tali fondi non erano specifici per la Psicologia e non obbligavano ma consentivano alle scuole di attivare tale attività.
- Successivamente si è riusciti a prevedere specificamente l’assistenza psicologica nell’Accordo Governo-Sindacati per la Scuola del 6 agosto 2020 (art.6 “sostegno psicologico”). (Decreto Ministeriale 6 agosto 2020).
- Ad oggi è stato presentato DdL n. 2967 avente come titolo: Compiti e funzioni dello psicologo per il sostegno alla formazione della personalità dei minori
Il nostro obiettivo non è criticare i passi fatti fino ad ora per rendere riconosciuta la necessità della figura dello psicologo a scuola come professionista indispensabile per la salute di tutta la scuola, ma porre l’attenzione sul bisogno di certezza della sua presenza.
I ragazzi e le ragazze ce lo stanno dicendo, ce lo stanno chiedendo già da tempo: stanno male e ne hanno bisogno.
Occorre però essere consapevoli che per avere miglioramenti sensibilmente percepiti, ci vuole tempo e continuità.
D’altronde anche le realtà scolastiche che hanno già attivato la presenza dello psicologo a scuola, come Sassuolo e nella zona del Reggiano, hanno riportato importanti cambiamenti positivi, ma al tempo stesso hanno sottolineato la necessità di un maggior numero di ore per svolgere al meglio il loro supporto e di certezza di continuità per mantenere stabili i risultati ottenuti, e andare sepre verso ulteriori miglioramenti.
Capiamo quindi come lo psicologo/a dovrebbe diventare una presenza stabile e strutturata in ogni scuola.
Per dare a studenti, insegnanti e personale scolastico, uno “spazio di parola e di ascolto”, una ricerca di nuove soluzioni e incontri oltre che scambi di opinioni.
Per accompagnare gli studenti nel loro percorso di crescita.
Per aiutare i dirigenti scolastici e i docenti nell’individuazione e nella gestione dei ragazzi che più hanno bisogno di supporto, a prescindere che si tratti di episodi di bullismo o cyberbullismo, di disturbi alimentari o comportamentali, piuttosto che di bisogni educativi speciali.
Ma anche tanto altro…
Tutto questo però è possibile solo se tutti, ma proprio tutti, riconosciamo l’importanza e la necessità di una legittimità della salute all’interno della scuola permanente.
Noi speriamo che sarà così
Perché i nostri ragazzi e le nostre ragazze ce lo chiedono, ce lo dicono.
( Alice Becca e Dino Bufi )
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