Abbiamo contattato la dirigente regionale di Arpae Adelaide Corvaglia che ci ha illustrato il processo di controllo che ha portato l’agenzia regionale a registrare, nei giorni scorsi, valori sopra il limite dei parametri microbiologici di salmonella a Imola, nel fiume Santerno. I controlli sono avvenuti nel tratto tra il depuratore e il confine con il comune di Mordano.

A tutela della salute pubblica il sindaco, con l’ordinanza 33/2021 contingibile e urgente aveva disposto dunque l’immediato divieto temporaneo di prelievo  a scopo irriguo delle acque fiume Santerno nel tratto compreso tra il depuratore Santerno di v. Lughese e il confine amministrativo con il comune di Mordano.

L’ ordinanza verrà revocata a seguito dell’esito degli accertamenti in corso da parte di ASL e di ARPAE che attestino la soluzione delle problematiche di inquinamento, e la conseguente cessazione del potenziale pericolo per la salute pubblica;


“Dobbiamo capire se effettivamente il batterio stagnava nei laghetti del depuratore” ha fatto sapere la Dirigente Corvaglia di ARPAE – “come probabilmente presumiamo. In quel caso sarà di competenza di Hera la bonifica, comunque si tratta di batteri portati da animali che periodicamente troviamo.”
Come avete fatto a rinvenirli?
“Nel periodo estivo i controlli, che comunque sono sempre periodici, vengono intensificati in concomitanza con l’utilizzo dell’acque del Santerno a scopo di irrigazione.”

Si vedono spesso acque con salmonella, c’è da preoccuparsi?
Bisogna dire che la presenza della salmonella è accompagnata da una carica batterica molto bassa, quindi non c’è un problema di una carica batterica elevata. Dunque, non c’è un problema di rischio sanitario. C’è comunque la presenza di salmonella, come ha indicato il test. Comunque è legata a elementi naturali.

Cosa succede una volta preso atto dei valori sopra il limite?
Una volta rinvenuti questi parametri, lo comunichiamo al comune e all’USL, per decidere come gestire la cosa, generalmente c’è un’ordinanza come in questo caso.