Si sapeva che i rigidi controlli alla vigilia della zona rossa avrebbero sicuramente fatto qualche vittima. Del resto anche il Comune di Imola,il 4 marzo, è intervenuto con un comunicato sottolineando questo stato delle cose. Certamente il fatto che abbiamo appreso in queste ore ha dell’incredibile e non si colloca direttamente con i rigidi controlli.

Un cittadino, giovedì 4 marzo, si è recato presso la sede della Polizia Locale di Imola – “per chiedere informazioni ed un’eventuale autorizzazione scritta da parte della Forze dell’Ordine”– come ha spiegato su Facebook l’imolese (taggando pure il Sindaco) . L’uomo si era dunque spostato di persona per informarsi, presso gli uffici di Via Pirandello, se il 5 marzo – zona rossa- avrebbe potuto recarsi a Bologna per motivi di necessità.

Quando però si è presentato negli uffici della Polizia Locale, si è visto ricevere una multa da 400.00€ per aver violato il divieto assoluto sugli spostamenti. Il cittadino ha poi amaramente commentato :”Se questi sono gli alleati del servizio del cittadino”. Tuttavia, i presenti sostengono ben altro, spiegando come l’uomo abbia iniziato ad inveire contro gli agenti per non potergli consegnare quest’autorizzazione, davanti ad altre persone rimaste esterrefatte da quanto accadeva.
In effetti, un comando di Polizia Locale non può emettere, come da legge, nessuna autorizzazione simile. Se viaggi per comprovate necessità, hai un’autocertificazione. Addirittura, il Comandante locale di Polizia Locale Brighi, commenta come l’uomo si sia addirittura “autodenunciato”, volendo a tutti i costi questo verbale dopo che gli era stata negata la dichiarazione che lui richiedeva.
“Ha come preteso il verbale” commenta Il Comandante – “Si è autodenunciato, dopo aver preteso quell’autorizzazione che noi non possiamo assolutamente rilasciare. Noi diamo sempre informazioni simili alle moltissime persone che ci chiamano ogni giorno e lo facciamo volentieri, ma in questo caso il cittadino ha come preteso la multa. Inveendo con noi e davanti ad altre persone che aspettavano il loro turno. In casi rari come questo ci è capitato che qualcuno pretenda qualcosa.”

Vox Populi: su Facebook, quasi 400 commenti hanno sommerso il post del cittadino multato. Molti hanno sostenuto che il verbale non fosse regolare per mancanza di alcuni dati e hanno invitato l’uomo a fare ricorso. Altri si sono chiesti perché non avrebbe potuto semplicemente telefonare per chiedere quell’informazione, anziché rischiare.