Passa il tempo e la situazione non cambia. Domenico Lasi, pensionato 74enne con una pensione minima di 512€, continua a vivere nel casolare diroccato nell’alto lungofiume di Borgo Tossignano.
Sembrava che qualche mese fa la situazione si potesse sbloccare ma, forse una cattiva condotta politica, ha fatto sì che l’anziano uomo non abbia potuto centrare nessuno dei principali obbiettivi in grado di ristabilirgli la sua condizione di vita. In primis, la residenza, che non gli è stata ancora concessa, facendo dunque sì che l’uomo, ex portantino in Ospedale, non possa nemmeno avere accesso all’agognato aumento sociale pensionistico.
Secondo punto, il nodo della casa. L’ASP ha incontrato Lasi nella seconda parte dell’inverno, per provare ad imbastire un tentativo di aiuto. Abbiamo contattato l’azienda dei servizi alla persona per chiedergli come si erano svolti questi colloqui ma, dopo due settimane di tentativi e moltissime telefonate, ci è stato risposto che l’azienda non ha l’autorizzazione per parlare con terzi della situazione di Lasi. E come mai gli altri enti lo hanno fatto? Abbiamo dunque chiesto a Domenico come fosse andata:

1) Dopo un iniziale spostamento all’ostello di Tossignano (dove è stato “sloggiato” a Natale)

Lasi è stato ospitato alla Casa del Fiume. Ricordiamo che in tutti questi giorni, in tutti e due i luoghi, il pensionato ha dovuto pagare un piccolo canone.

2)Dall’ASP gli sono state proposte due soluzioni abitative, evidentemente inaccettabili. Intanto qualcuno continua a dire che sarebbero scuse del pensionato per continuare a rimanere nella casa del bosco che occupa da due anni. Però Domenico racconta che la prima casa che gli è stata offerta, prevedeva un anticipo di 750€ e 250€ di affitto mensili, per un monolocale in condominio. Lasi non aveva quei soldi per l’anticipo. Nell’altro appartamento offertagli non si è nemmeno arrivati alla trattativa. Quando Domenico ha telefonato alla persona che l’affittava, ha scoperto che lo stesso si rifiutava di affittarla (perchè forse aveva saputo che l’uomo lo avrebbe chiamato)

Insomma, dopo tutte queste premesse sembra forse che si voglia fare terra bruciata attorno all’uomo. Non sappiamo se il Sindaco di Borgo Tossignano si sia recato, ultimamente, nella casa dove vive Lasi per parlarci, in ogni caso la residenza non gliel’ha voluta proprio dare. Non se ne comprendono i motivi.
Si accusa il pensionato di rifiutare ogni proposta offertagli, sebbene non si ricordi di menzionare che ogni offerta preveda un pagamento di anticipi o di depositi cauzionali ai quali Domenico non può provvedere. In altri casi addirittura, qualcuno fa sì che gli affittuari sia diano di macchia.