Imola. “si cerca di dare fumo negli occhi dei cittadini che ormai sono esasperati dalla situazione davanti al centro commerciale.” – E’ il monito del Consigliere Simone Carapia (FDI), in merito all’annuncio della sostituzione della “pensilina della discordia” in viale Carducci. Soluzione che ha diviso gli imolesi, che sperano che questa iniziativa possa contribuire alla diminuzione del bivacco in corrispondenza del Centro Commerciale intermedio “Prima si è tentato di risolvere il problema a colpi di ordinanze“- ricostruisce l’esponente di Fratelli d’Italia- “e forse si sono accorti che queste persone, che vivono ai margini della legalità e spesso si guadagnano da vivere con espedienti, non sono per nulla intimorite da una sanzione di un’ordinanza del sindaco. Forse il sindaco Panieri pensa che il lunedì mattina questi disperati siano a fare la fila davanti alla posta per pagare le sanzioni delle sue ordinanze? Alcuni, pochi, si sono spostati in altre zone della città” – ammette Carapia – “Ad esempio sono molteplici le segnalazioni che coloro che creavano problemi in via Carducci si siano spostati di poche centinaia di metri in via Cavour nell’area verde davanti a S.Caternia. Ormai è un “modus operandi” quello di mettere la polvere sotto il tappeto. Invece di cercare di risolvere il problema, si sposta. Così i cittadini che si lamentano ora, vedono qualche flebile miglioramento, fino ad attendere le lamentele di altri cittadini che si ritrovano sotto casa i soggetti che sono stati “sfrattati”. E pensare che queste non-soluzioni fallimentari sono già state adottate poche decine di km da qui, a Bologna, dove combattere i problemi di ordine pubblico con ordinanze di divieto di consumare alcolici per strada non è stata per nulla risolutiva tanto che la situazione del centro di Bologna di sera/notte è drammatica e fuori controllo” – spiega l’esponente di centro-destra – “Visto che i problemi di Imola sono di minore entità, sarebbe bene risolverli in fretta per non trovarci nelle condizioni simili al capoluogo. Se invece di puntare sul miglioramento dell’organico delle forze dell’ordine che garantirebbe un maggior controllo del territorio si pensa a sostituire pensiline dell’autobus pensando che il problema dell’aggregazione di questi soggetti sia data da una struttura per fermata del bus, allora proprio non ci siamo.” – conclude – “E tutto questo coi soldi dei contribuenti