Il Movimento 5 Stelle di Casalfiumanese non si ritiene “stupito che la conferenza stampa sulla questione Carseggio si sia svolta a porte chiuse. La Sindaca Beatrice Poli ha preso questa decisione nella volontà di orientare l’opinione pubblica in una direzione che ne tuteli la propria immagine politica, in linea con quanto successo in questi anni.
Per comprendere chiaramente la verità sull’argomento” – spiegano Sarti e Malasomma, consiglieri pentastellati di Casalfiumanese – è imprescindibile ascoltare chi come noi si è speso in questi nove anni per la soluzione più logica possibile, più vicina alle esigenze dei residenti, una soluzione che gli Amministratori bocciarono in Consiglio Comunale, preferendo un percorso fatto di promesse ed immobilismo.
Sentiamo l’obbligo di denunciare che dopo nove anni di vuoto pneumatico vedere la Sindaca che cerca riparo tra “ragioni tecniche” e presunte bocciature dei Genieri, grida vendetta, visto che tali “ragioni” sono state smentite da più di un professionista del settore – rendono pubblico gli esponenti 5 Stelle – “Nel 2015 infatti, ben tre ingegneri svolsero sopralluoghi, in separata sede, e le loro conclusioni, praticamente allineate, smentirono le tesi addotte dai tecnici regionali (o forse più dai politici) sulle cause del danneggiamento del ponte esistente.
Cause che, enfatizzate, vennero erette a giustificazione della scellerata scelta di non optare per la soluzione più ovvia: quella di installare un ponte Bailey come fatto peraltro nei mesi scorsi, in alcune zone alluvionate
Vogliamo ricordare che nel ‘43-‘44 le forze alleate lo costruirono, immaginiamo in tempi brevi, e garantì egregiamente il collegamento con la via Macerato fino al 1985, quando venne sostituito dal ponte in cemento, danneggiato dalla piena del 2014.

Ora, dopo aver letto le dichiarazioni della Sindaca Poli in conferenza stampa, non si possono non smentire alcune sue affermazioni” – fanno sapere dal M5S – “I costi di un ponte Bailey sarebbero troppi alti: da un sopralluogo svolto recentemente dal coordinatore del Gruppo Genieri Lombardia Piemonte, presente anche la Sindaca, questi aveva stimato per la sua realizzazione circa 80.000 €.
Il costo previsto per la strada alternativa voluta dalla Giunta, percorribile solo con fuoristrada o mezzi agricoli, 122.000 €, come verificabile nella relativa variazione di bilancio.
Costo del noleggio del Bailey: 12.000 € all’anno.

Un costo probabilmente inferiore a quello della manutenzione della strada alternativa” – ammettono – “dove, per la mancanza dei fossi e taglia acqua, ci sono punti già erosi dalle acque meteoriche e sulla quale, in almeno quattro punti, insistono frane.”

Nel lungo “dossier” il Movimento 5 Stelle esprime un parere anche sull’insufficiente portata di un ponte Bailey: “nella proposta dei Genieri era prevista di 20-25 Ton, questo per limitare i costi, ma l’attuale guado sarebbe rimasto in essere e quindi utilizzabile per carichi maggiori.” ritengono – “Non solo, ma la pila in alveo di supporto al Bailey, che destava grande preoccupazione per la possibilità (molto, molto remota) che potesse essere divelta da una piena eccezionale, era stata prevista in maniera da non arrecare danno al ponte qualora venisse travolta. Ponte che avrebbe mantenuto in mancanza del sostegno una portata di 3,5 tonnellate sufficiente per il transito di autovetture e mezzi leggeri, anche di soccorso.”

Recentemente, è stato affermato come L’installazione di un Bailey sarebbe di intralcio ai lavori di realizzazione del nuovo ponte: circa questo punto, i consiglieri Sarti e Malasomma osservano come “per il Bailey era prevista una istallazione a decine di metri a monte del guado, quindi molto lontano dalla zona di cantiere (contrariamente a quanto invece richiesto dalla Sindaca, in un successivo sopralluogo, all’ingegnere interpellato per l’espletamento della parte progettuale del Bailey, a cui furono posti vincoli talmente stringenti, quanto inutili, sulla posizione del ponte, al punto che la pila di sostegno si sarebbe trovata ad appoggiare sul guado.”

“Gli elementi che citiamo con precisione non sono propaganda politica,
ma derivano direttamente dai nostri colloqui con il coordinatore dei Genieri (ex ufficiale del Genio Militare e attualmente ufficiale di complemento, il cui Gruppo ha montato strutture Bailey in ogni parte d’Italia, anche in condizioni più complesse).”
– sottolineano – Gli Amministratori hanno indicato i costi troppo elevati di un Bailey,
ma fino alla primavera del 2019, con le scriteriate scelte fatte, le risorse impiegate per garantire il precario collegamento di via Macerato, ammontavano a oltre 600.000 euro.
A queste si aggiungono successive spese fino ad oggi” –
precisano – “oltre a nove anni di disagi e sacrifici per gli abitanti, alcuni dei quali costretti ancora oggi a recarsi al lavoro con l’occorrente per passare la notte in auto in caso di pioggia e guado impraticabile.

“Ora che sono arrivati i primi escavatori per la costruzione del nuovo ponte, cercano di cancellare il passato e oscurare il presente non citandoli, ma il risultato raggiunto dai nostri esperti Amministratori con le loro scelte politiche si specchia nell’attuale inaccettabile stato di evacuati dalle proprie case dei cittadini di Macerato.
Una situazione kafkiana” –
concludono– “che senza il virale video di protesta di alcuni abitanti, sarebbe rimasta nell’ombra.
Resta poi da capire, come sollevato dal Commissario Figliuolo in Consiglio Regionale, per quale ragione la realizzazione di un ponte provvisorio non sia stato inserito dalla Giunta di Casalfiumanese tra gli interventi della massima urgenza trasmessi alla struttura commissariale. Una domanda che pesa come un macigno.