Imola rimarrà in Formula 1? “È una domanda da un milione di dollari“ lo definisce cosi Angelo Sticchi Damiani il quesito cardine di questi mesi, rispondendo a “La Politica nel pallone” su GR Parlamento. “Abbiamo il 2025 garantito dal contratto ed è un punto di partenza. Si è parlato di un recupero del 2023 nel 2026 in modo che si possano avere tutte le cinque edizioni contrattuali: questa è una speranza“.
Il Presidente di Aci non si nasconde di fronte all’opzione che in futuro uno dei due GP italiani possa venire meno in favore di nuove tappe (esotiche) del Circus. Ma si sa, se la speranza è l’ultima a morire anche Imola vuole ambire a un posto in calendario dopo il 2025. Del resto le relazioni messe in campo dagli organizzatori, in questi mesi, sono intense. E un primo step potrebbe essere innanzitutto il recupero del GP dell’anno scorso, rinviato a causa alluvione. E anche Sticchi Damiani in fondo ci spera, pur dovendo fare i conti con la realtà.
“Ci rendiamo conto di rappresentare un’anomalia straordinaria, di cui andiamo orgogliosi“, ha ricostruito Damiani – “Siamo l’unico paese in Europa ad avere due Gran Premi di Formula 1 e i problemi sono soprattutto in Europa, dove si deve contrarre il numero per aprire all’America e ad altri paesi del mondo. Ci dovremo misurare con altri Gran Premi europei e ci rendiamo conto che con due gran premi noi rappresentiamo la soluzione più facile per far quadrare i conti, ma questo non ci scoraggia. Faremo tutto il possibile perché tutto questo possa continuare, perché parliamo di Imola, che è un circuito molto gradito ai piloti ed è iconico per il suo nome, per la sua storia e la sua localizzazione. Ci sono tante piccole aziende che realizzano componenti per la F1, e il legame c’è stato anche nel lungo periodo senza GP. Tutto questo ha un valore ed è una bellissima storia da continuare“.
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