STELLARIO DUGONI, 49 ANNI DI SOLIERA, COMBATTE CON UNA GRAVE MALATTIA: E LANCIA UNA RACCOLTA FIRME PER UNA LEGGE REGIONALE SUL SUICIDIO MEDICALMENTE ASSISTITO “E’ UN ATTO DI DIGNITÀ’ VERSO CHI SOFFRE”



Cari amici imolesi vi chiedo una mano, non so se servirà ad accelerare le cose, ma provarci non costa niente. A maggio dello scorso anno mi è stato diagnosticato un tumore incurabile al cervello, glioblastoma di quarto grado, ho subito due operazioni e a breve dovrò effettuare un ulteriore ciclo di radioterapia e chemio.” – inizia così il racconto che Stellario Dugoni fa a laltraimola.it. 49 anni, vive a Soliera e da tempo sta affrontando con coraggio una gravissima malattia –“Purtroppo ho provato e sto provando sulla mia pelle che alcune certezze, i progetti per il futuro e l’amore che provo per la vita, possono essere spazzati via in un secondo ed è per questo che ho deciso di scrivere questo post e chiedere il vostro aiuto.”

Anche se ad oggi sussistono già degli strumenti che possono rendere meno doloroso e più dignitoso il percorso del fine vita dei malati oncologici e non solo” – ricostruisce Stellario – la certezza all’accesso al suicidio medicalmente assistito, potrebbe aiutare, anche a livello psicologico, chiunque si trovi in determinate condizioni.”

Nel luglio 2023 sono state depositate dall’associazione “Luca Coscioni” alla commissione competente della regione, le firme raccolte in merito alla proposta di legge popolare che darebbe accesso al suicidio medicalmente assistito, come previsto dalla sentenza 242/2019, cosiddetta sentenza Antoniani/Cappato della Corte costituzionale, ma ad oggi, non è stata ancora calendarizzata la discussione in merito in consiglio regionale.

Il mio invito a tutti voi” – continua – “è di fare vostro l’appello di Marco Cappato in merito a questa problematica e di chiedere ai vostri amici e conoscenti di fare la stessa cosa e utilizzare social e mail per contattare i politici regionali interessati a questa dinamica.”
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Di seguito trovate la pagina dell’associazione Luca Coscioni dove trovare l’appello di Marco Cappato da copiare ed incollare nei vostri messaggi e le pagine social dei politici interessati alla dinamica in più la pagina di Change per la raccolta firme.

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LA STORIA DI STELLARIO DUGONI- “DUGO”
Stellario Dugoni risiede a Soliera, provincia di Modena. Ha 49 anni. Si è impegnato per anni nelle attività sindacali con FIOM CGIL a Modena. Il suo racconto a laltraimola.it “Io non faccio parte dell’associazione Luca Cappato, sono un libero cittadino, ma negli anni questa tematica mi è sempre piu interessata. Dieci anni fa come liberi cittadini abbiamo raccolto le firme nel mio comune per fare in modo che mettessero in campo il testamento biologico. Passando in consiglio comunale, quindi già 10 anni fa nel mio Comune si poteva lasciare il proprio testamento biologico.” – racconta – “Credo che la scelta di come morire sia una scelta di dignità. Ora, la corte costituzionale ha dato modo alle regioni, in maniera autonoma, di organizzarsi per quello che è il suicidio assistito. Mi piacerebbe che questa così qui venisse fatta anche in Emilia Romagna. Speravo ci fosse una presa di coscienza maggiore, per il momento.” – ammette -“E’ toccata a me, bisogna essere un pochino realisti, sappiamo che queste cose succedono” racconta , riferendosi alla grave forma di tumore che lo ha colpito -. “Io mi sono beccato quello peggiore” – confessa – “ho sentito molti medici in varie regioni, e tutti mi hanno detto che può essere dovuto al forte stress. Per anni” – rammenta – “ho assistito i miei genitori anziani e malati. Essendo figlio unico è toccato tutto a me. Io gestivo un reparto di un magazzino. Mi dimetto con un buonissimo stipendio, per andare a fare il capo reparto in un grande magazzino di una nuova azienda, dove mi offrivano di piu. Dopo 3 giorni dall’assunzione ho iniziato a sentirmi male. Mi accorgo che c’è qualcosa che non va. La vita è così.