Il Consigliere di opposizione Simone Carapia rende pubblici i dati sui conferimenti dei rifiuti dell’alluvione presso la discarica Tre Monti. Nel documento – con dati aggiornati al 23 dicembre scorso – alla voce “rifiuti ingombranti da alluvione” – viene evidenziato il dato che indica un 43% di rifiuti di questo genere (equivalenti a 20.600 t. dalla riapertura dell’impianto di Pediano ).
Nelle altre voci, compare un 13% di frazione organica stabilizzata a copertura. Un 3% di “compost fuori specifica.
E il restante 41% per “sovvallo – scarto da impianti di selezione rifiuti urbani /raccolte differenziate.” Fino ad oggi dunque, dalla sua riapertura, sarebbero approdati in Via Pediano un totale di 48.000 t: la saturazione sarebbe prevista a 200.000 t.
Ma è sul 43% che il leghista concentra la sua analisi, dato che evidenzia proprio una diminuzione di quei rifiuti provenienti dalle zone alluvionate, proprio come ha indicato Hera nella sua nota.

“Questi dati dimostrano che la riapertura della discarica tre Monti non era solo un atto di solidarietà verso le comunità alluvionate, come ci ha raccontato chi governa Imola, ma il preludio del continuo arrivo di rifiuti speciali e quindi del posticipo a data da destinarsi della chiusura.” – espone il leghista, riferendosi ai rifiuti degli alluvionati: un 43% con 20.600 tonnellate, che rispetto ad agosto 2023 – dove i rifiuti arrivati da territori alluvionati erano al 58% del totale- si sono notevolmente ridotti – “Se ad agosto i rifiuti dei territori alluvionati erano al 58 % oggi ci troviamo al 43% e questo la dice molto lunga. Con l’aggiunta dell’introduzione della tariffa puntuale a peggiorare la qualità della vita, sia per quanto riguarda la salute, che per quanto riguarda la vita quotidiana. La TaRip – sostiene Carapia – “potrebbe essere paragonata ad un ufficio complicazioni cose semplici molto caro per i cittadini. Il Comune di Imola deve finirla di accettare supinamente questi diktat da Hera. Bisogna iniziare a fare l’interesse dei cittadini per cui si è stati eletti senza scusare, difendere, mentire, spalleggiare queste improvvide e malsane decisioni calate dall’alto. Se fosse per qualcuno” – aggiunge provocatoriamente – ” forse con i rifiuti dell’alluvione si andrebbe avanti ad oltranza in via Pediano …E’ ora che Panieri e soci dicano la verità e non assecondino più queste scelte esclusivamente d’interesse e di profitto, nascondendosi dietro la foglia di fico della solidarietà. Imola” si domanda l’esponente leghista – “non è il secondo azionista di Hera con il Con.Ami? E quindi varrà pure qualcosa? Quello che ci hanno raccontato fino ad ieri era tutta una bufala con questi dati la verità inconvertibile viene a galla. Mi auguro che anche dai banchi della maggioranza qualcuno apra gli occhi ” – si congeda il consigliere – “e si faccia sentire perche questa è una sacrosanta presa in giro per i cittadini e il territorio.