LA LEGGENDA DI ALFONSINE E DEI SUOI ABITANTI: ALCUNI DI ESSI RIVENDICANO ORIGINI “EXTRATERRESTRI” . FOLLIA? NO, LEGGENDA. MA NULLA È DA ESCLUDERE.
“NOI SIAMO FIGLI DELLE STELLE”.
l’Rh negativo è una caratteristica anche degli alfonsinesi, dato che qui è del 30% il doppio della media nazionale che è del 15%.
Lo studio/ intervista al Prof. Luciano Lucci.


Alfonsine. 11 mila abitanti a metà strada tra Ravenna e Ferrara. Luogo di confine, da sempre posto alla “periferia”, una zona di frontiera posta ai margini tra grandi imperi e nebbiose paludi. Bonificata dal figlio di Teofilo, Alfonso Calcagnini, che governò nel ‘500 queste terre.
Ma nel 1500 AC antichi colonizzatori micenei e minoici, in fuga dalle catastrofi delle Cicladi, come un disastroso terremoto che rase al suolo Santorini e Creta, si stabilirono sulle foci del Po. Sulle rive dell’allora Eridanus, gli antichi greci incontrarono gli Etruschi ( o addirittura, secondo recenti studi, gli stessi greci avviarono da qui la colonizzazione di Toscana e Lazio, diventando loro stessi il popolo Estrusco). Questi antichi e misteriosi pionieri greci, secondo uno studio del Prof. Luciano Lucci“erano eredi del popolo della mitica Atlantide”. Sì, proprio la civiltà misteriosa narrata da Platone ma ancora prima da Solone e addirittura dagli Antichi Egizi. Il prof. Lucci – appassionato ricercatore della storia alfonsinese – ha scritto oltre diecimila pagine sulla storia di questo Comune nel blog “Alfonsine Mon Amour” – “gli antichi abitanti di Atlantide erano un popolo colonizzatore” – ci racconta- “ in possesso di un’elevata tecnologia, una civiltà evoluta proveniente dallo spazio.” – Forse proveniente da Sirio, come sostenevano i Dogon?
Tra l’altro ad Alfonsine, ripercorre Lucci – “Sono poche le vecchie case con più di 50 anni. Nessun mestiere tradizionale da recuperare o sagre con un senso storico” – osserva – “certo, è stata rasa al solo con la guerra. Siamo circondati però da paesi pieni di tradizioni. Villanova ha le erbe palustri, San Pancrazio la lavorazione della canapa, Fusignano ha il museo su Corelli e Sant’Alberto è un paese con tanta di quella storia che non ha finito ancora di conoscersi” – ammette il Prof – “Perfino San Savino ha il suo sarcofago bizantino”. E Alfonsine? “Non ha niente”.
Il mistero, secondo gli studi di Lucci, sarebbe proprio da ricercare nel 1500 AC.
In quel legame tra gli antichi colonizzatori greci e il popolo extraterrestre degli Atlantidi.

Ma chi erano gli Atlantidi? DOPO VARI MILLENNI SI DICE APPRODARONO ANCHE AD ALFONSINE.


Diversi studiosi hanno raccolto indizi e ipotesi della presenza sulla terra di una civiltà extraterrestre, venuta dallo spazio” – racconta Lucci – “I Dogon sostengono nelle loro leggende che gli esseri che arrivarono dallo spazio si chiamavano Nommo, e il sistema solare da dove provenivano era ia stella tripla Sirio. Questa civiltà” – prosegue – “lasciò diversi segni di sé e colonizzò diverse aree del pianeta: il suo ricordo è rimasto nei miti e nelle leggende egizie e greche: erano gli Atlantidi” – osserva il Prof. – “e un traccia di loro fu presente anche nel mediterraneo in Egitto, a Thera (Santorini), a Creta, e poi arrivarono anche nel nord Adriatico, alla foce di un grande fiume… già proprio qui ad Alfonsine.
Gli alieni quindi” – secondo una delle tesi, ricostruisce sempre Lucci – “sono arrivati sulla Terra e, fecondando le donne Neanderteliane, hanno creato l’Homo sapiens, a loro immagine e somiglianza.

Il marchio di fabbrica degli Dei extraterrestri era il gruppo sanguigno 0 rh negativo, che andò sempre più rarefacendosi nelle varie generazioni nate da extraterrestri e donne terrestri e subendo mutazioni in varianti come A, B, e AB. Comunque il gruppo = 0 di per sé, e dall’altro lato un Rh negativo rilevano oggi una maggior vicinanza ‘parentale’ con questi alieni.

Quindi il segno distintivo che caratterizzava gli Atlanti-dei era l’Rh negativo del sangue.

Questa teoria, (definita “assurda” da molti esperti), nacque a partire dalla fine degli anni ’50.

GLI ATLANTI-DEI DELL’ISOLA DI THERA, POSTA AL CENTRO DEL MAR EGEO, FU UNO DEI NUCLEI DI PRIMI SEMIDEI NATI DA EXTRATERRESTRI FECONDATORI DI DONNE NEANDERTHALIANE: QUESTI ATTUARONO UN SALTO EVOLUTIVO NOTEVOLE CHE IRRADIÒ TUTTA LA ZONA DEL MEDITERRANEO, E NON SOLO. DIVERSE FURONO LE COLONIE CHE SORSERO IN VARIE ZONE DEL MONDO. QUELLE CHE RIGUARDANO NOI EUROPEI FURONO NEI PAESI BASCHI, NELL’ISOLA DI THERA (ATLANTIDE) E ALFONSINE ALLA FOCE DEL PO.
MA PERCHÉ GLI ALFONSINESI C’ENTRANO?

Si è scoperto che il popolo basco ha una sua caratteristica indelebile, perché impressa nel DNA della maggior parte degli individui: il loro gruppo sanguigno dominante è Rh negativo, residuo dell’ancestrale colonizzazione atlanti-dea di Portogallo e Spagna. Questa capsula che viene dal passato, è il segno distintivo che caratterizzava gli Atlanti-dei.

E l’Rh negativo è una caratteristica anche degli alfonsinesi, dato che qui è del 30% il doppio della media nazionale che è del 15%.

Anche il toponimo è un mistero

Tutta la magia di alfonsine sta in quel nome, considerato anch’esso un mistero: “l’Aleph- sul – Senio” (Aleph-on-sine)
Il Senio è fiume che 10 mila anni fa è arrivato fino alla frontiera est della Romagna, spezzando così la barriera tra tempo e spazio.

Aleph (Alpha) è la prima lettera dell’alfabeto in lingua sacra. Nella Cabala, essa indica il luogo della conoscenza totale, il punto privilegiato dell’Universo da cui tutto si vede. In genere si osserva il creato con strumenti, telescopi, microscopi, ecc… Ma in questo caso basterebbe che l’osservatore si trovasse in quel luogo privilegiato e in un lampo, gli apparirebbe l’insieme dei fatti, lo spazio ed il tempo si rivelerebbero nella totalità e nel significato ultimo dei loro aspetti.” Louis Borges
Insomma tutto induce a credere che il nome di Alfonsine, per una fantastica combinazione di storia e geografia, sia una capsula del tempo, attraverso cui iniziare un viaggio su terre precluse.