La Direzione dell’Unione Territoriale di Imola del Partito Democratico ha approvato un documento per intraprendere un percorso partecipato sul futuro del sistema sanitario e socio-sanitario imolese.

La salute è un bene comune universale e il Servizio Sanitario Nazionale è prioritario. Purtroppo il Governo Meloni ha proceduto a tagli della sanità pubblica e il Pd si impegna, anche a livello locale oltre che nel Parlamento e nel Paese, nella lotta politica contro queste scelte che mettono a rischio il sistema sanitario. Penalizzati sono soprattutto i nostri territori da sempre all’avanguardia e che richiede continui investimenti che il Governo invece nega. I tagli del centrodestra provocheranno disservizi, anche gravi, nel sistema ospedaliero a causa delle carenze di personale, in particolare nei Pronto soccorso e fra i medici di famiglia.
(NDR : il taglio dei posti letto e lo smantellamento della sanità pubblica avviene da tempo nella nostra come in altre regioni : vedi qui)

Il documento del Partito democratico punta a dare un contributo per la realizzazione di un consolidamento e sviluppo qualitativo del sistema sanitario e socio-sanitario imolese che, per essere realizzato, necessità di un forte coinvolgimento dei professionisti, delle associazione e della cittadinanza attiva.

Il Pd propone che i Sindaci del Nuovo Circondario di Imola, la Città Metropolitana e la Regioni convochino gli Stati generali della sanità imolese per discutere e condividere con le nostre comunità l’elaborazione di questo progetto e il processo attuativo pluriennale per realizzarlo.

La Direzione del Pd imolese ritiene che il processo di riforma del sistema sanitario e socio-sanitario regionale è dunque una necessità inderogabile. La Regione ha definito la propria visione del cambiamento nell’Atto di indirizzo dell’Assemblea legislativa regionale e nella discussione svolta convocando gli Stati generali della sanità regionale.

Per il Pd imolese gli obiettivi fissati non si potrebbero raggiungere senza il protagonismo delle comunità locali e si fa quindi promotore di un processo di partecipazione. Questo per definire il ruolo di Imola e del suo sistema sanitario e socio-sanitario.

Tramontata l’idea di una AUSL unica metropolitana a cui è stato contrario, il PD imolese ritiene che l’autonomia dell’Azienda sanitaria imolese debba essere salvaguardata e valorizzata anche per il futuro.

L’Unione territoriale del PD è favorevole alla creazione di un Nucleo tecnico di progetto a supporto della Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana, che valuti ogni ipotesi di integrazione operativa tra funzioni amministrative e logistiche e tra le reti cliniche in ambito metropolitano, salvaguardando l’autonomia dell’AUSL imolese.

I punti fermi da cui partire sono il consolidamento qualitativo dell’Ospedale di Imola, il rafforzamento e l’autonomia del Distretto socio-sanitario, un nuovo rapporto della sanità imolese con l’Università di Bologna e la collocazione dell’istituto di Montecatone all’interno della proposta di riordino degli IRCCS bolognesi per creare un unico IRCCS regionale polispecialistico, neuro-ossseo-riabilitativo tra Montecatone, Bellaria e Rizzoli e dare vita ad un polo nazionale ed europeo del settore.

Il documento approvato dalla direzione del PD imolese punta ad un consolidamento dell’assistenza primaria. Questo grazie alla realizzazione di una nuova Casa della Comunità a Imola e il potenziamento delle Case della Comunità a Castel a San Pietro Terme, Medicina e Borgo Tossignano. Con le Case della Comunità si garantisce prossimità ed equità di accesso ai servizi, accoglienza e presa in carico, continuità delle cure nel tempo, coinvolgimento delle comunità e delle sue forme di autorganizzazione.