Imola. Un intervento di messa in sicurezza e pulizia degli argini del fiume Santerno da Imola fino a Sant’Agata sul Santerno da parte della Regione Emilia Romagna. Centinaia di alberi abbattuti, secondo la Regione “l’obbiettivo è stato tagliare il meno possibile, dal momento che il nostro taglio è stato quello della pianta ma con la ceppaia rimasta presente”. Si tratta, a detta dell’ingegnere capo del cantiere, di un taglio “raso, dal momento che i tronchi sono una palificata naturale”.
500 mila euro di budget per l’intervento che coinvolge le sponde del Santerno ma a sorprendere è il colpo d’occhio creatosi dopo l’abbattimento delle alberature. Un terreno livellato, una sorta di landa deserta.

La Regione tranquillizza: “crescerà in fretta altra vegetazione, del resto l’intervento è necessario per salvaguardare il corretto scorrimento dell’acqua”
E il legname abbatuto che fine farà? “Ci sarà una compensazione da parte dell’impresa, che compenserà il riutilizzo con maggiori lavori. Il legno sarà riutilizzato per palificate, biomasse e mobili”
L’impresa incaricata “è tra le più attente in circolazione”, si tratta della Coop Valle del Lamone.
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