venerdì 9 settembre ore 18.30: Il vero volto di Caterina Sforza (Incontro)
Pittori, incisori, disegnatori, sono stati in tanti a dedicarsi alla raffigurazione del volto di Caterina Sforza. Proviamo a seguirne le tracce visive fino ad approdare ad un ritratto intenso e originale di inizio Novecento. Con Diego Galizzi e Oriana Orsi.
Prenotazione obbligatoria. Ingresso gratuito

CATERINA SFORZA

Negli ultimi anni è tornato a riaccendersi un certo interesse attorno alla figura della “signora di Imola”. Grazie al lavoro di enti nell’organizzazione di mostre, studi e convegni, ma anche l’uscita di videogame e serie tv dal successo planetario, la figura della nobildonna dallo spirito ribelle è tornata al centro del panorama culturale italiano specie romagnolo. E naturalmente, anche la città di Imola sta dando lo spazio che merita questa importante figura che, ricordiamo, è famosa in tutto il mondo.
Godendo di un importante palcoscenico, la Rocca appunto, gli addetti ai lavori, in particolar modo l’equipe dei musei civici con l’associazione Imola Experience hanno dato vita a diverse iniziative che hanno come protagonista la “Tigre di Forlì”, tra cui soprattutto “le giornate di Caterina”, una kermesse che si è rivelata un vero e proprio successo.

Figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e di Lucrezia Landriani, Caterina nacque nel 1463 e crebbe nella raffinata corte di Milano.
Si sposò a 14 anni con Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV e divenne signora di Imola e Forlì. Nella Rocca Sforzesca di Imola, la Sforza soggiornò durante i primi anni del suo governo in Romagna.

La contessa sposò il castellano Giacomo Feo, in segreto per non perdere la tutela dei figli e il governo del suo stato. Temuto e malvisto, nel 1495 Giacomo fu assassinato.
Nel 1497 Caterina sposò in terze nozze Giovanni de’ Medici, detto il Popolano, che morì nel 1498; da questo matrimonio nacque Giovanni, condottiero e capitano di ventura passato alla storia con l’attributo “dalle Bande Nere”.
Tra la fine del 1499 e l’inizio del 1500 Imola e Forlì vennero assediate ed espugnate da Cesare Borgia, figlio del papa Alessandro VI, deciso a impossessarsi della Romagna.
Catturata dal Borgia, Caterina Sforza trascorse alcuni mesi in carcere nel 1501 a Castel Sant’Angelo, per poi essere liberata e trasferirsi a Firenze, ove morì il 28 maggio del 1509.