LA DENUNCIA DELLA PASTICCERIA CERONI: “BOLLETTE QUASI TRIPLICATE, NON CI RESTA CHE LA CHIUSURA POMERIDIANA”
Ponticelli (Imola). “Cinquemila euro al mese di luce per noi è insostenibile, nel 2021 siamo partiti da una classica bolletta da 1900€ e adesso siamo a 5000 €, di base è più che raddoppiata. Da un consumo annuo di 26-30 mila euro arriveremo a 50 mila euro.”
E’ l’amara analisi di Andrea Ceroni, titolare del panificio pasticceria Ceroni di Via Montanara 258, in località Ponticelli. Un’azienda che dà lavoro a sette dipendenti.
“Stiamo sopravvivendo” ammette l’imprenditore “e speriamo che qualcosa cambi”.
Quali sono le misure che state pensando di attuare per far fronte a questi rincari?
“L’unica cosa che puoi fare è andare a tagliare il dipendente, che è la seconda cosa che costa di piu; poi devi iniziare a chiudere. Ad esempio, chiudendo il pomeriggio, togliendo dunque il servizio pomeridiano. Al giorno d’oggi è ridicolo dover risparmiare stando chiusi; è incredibile.”
Mettiamoci nei panni dello Stato: dove dovrebbe limare i costi ?
“Beh, io credo che ormai l’energia sia parte fondamentale della nostra vita, non capisco perchè ci sia l’iva al 22%: è un bene primario, e non sia invece al 4%. Come fai a classificare il pane un bene primario e l’energia no? “
La vostra attività consuma molta energia elettrica ?
“Andiamo interamente ad energia elettrica, ma non utilizziamo gas, accendendo i forni. La luce è il problema. la tariffa che abbiamo è buona ma purtroppo gli aumenti sono delle 10-12 volte. In un anno abbiamo registrato un aumento del 110%”In sostanza, le bolette sono piu che raddoppiate ma non dimentichiamoci che lo Stato guadagna anche l’iva, raddoppiata anch’essa.”
Quali sono le misure per salvaguardare l’integrità delle aziende?
“Spero che qualcuno inizi a tagliare qualcosa, i margini secondo me ci sarebbero ma lo Stato incassa piu del doppio dell’IVA rispetto all’anno scorso. Abbiamo quasi 20 mila euro da pagare entro fine anno, con la previsione delle prossime bollette. Bisogna agire subito, io sinceramente non so piu che cosa devo fare, valuteremo man mano. Non ha senso chiudere, che cosa andiamo a fare poi? Noi lavoriamo, lavoriamo, e sono tutte spese.”
I guadagni dell’attività vengono dunque spesi quasi interamente per bollette e dipendenti?
“Allora, sulle materie prime ce la caviamo perchè riusciamo ad ammortizzare i costi; gli aumenti sono stati relativamente inferiori rispetto alle bollette. Le quali ti bruciano i margini: è come se ci stessero portando via l’attività. Noi campiamo di quello, non è che guadagniamo 200 mila euro all’anno. Stiamo bruciando tutti gli utili in bollette: il governo deve fare immediatamente qualcosa, i margini ci sono. Non possiamo alzare i prezzi, l’abbiamo già fatto a dicembre 2021 e non possiamo ripeterlo ogni due mesi. Ne va a discapito dei dipendenti. Il problema, ora, è che stare aperti costa tantissimo.”
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