Imola. Sarebbero ben tre le Cooperative del nostro territorio (di cui due di Imola) che avrebbero perso l’appalto sui servizi educativi nelle scuole di Circondario imolese, Castel San Pietro Terme e Medicina: lo stesso appalto, con scadenza il 31 agosto vedrebbe come vincitore Consorzio Blu, una cooperativa di grandi dimensioni radicata in molte regioni del nord Italia, che vanta oltre 4500 dipendenti.
Sul territorio sarebbero ben 280 i dipendenti impiegati in questi servizi i quali, sulla base dell’articolo 37, dovrebbero mantenere la loro attività. Tuttavia, come ci viene comunicato in queste ore, i sindacati sarebbero già al lavoro per l’avvio delle procedure.

Secondo le ricostruzioni, l’appalto sarebbe stato impostato dedicando il 20% del punteggio alla parte economica, mentre l’80% a quella tecnica. Era forse meglio distribuirlo col 10% e il 90%, come avrebbe anche suggerito la Regione, proprio per premiare la qualità.

Abbiamo contattato anche Consorzio Blu , ma dopo oltre 24 ore non abbiamo ancora ricevuto risposte nelle modalità richiesteci. Rimaniamo comunque in attesa e ricontatteremo le entità coinvolte in attesa della pubblicazioni dei dovuti aggiornamenti.
Di seguito riportiamo , copiandolo da facebook, il post di Chiara Cantoni, un’educatrice e socia di una delle cooperative uscenti:

“Lavoro in SolcoSalute Cooperativa Sociale da 12 anni, da quando ero una giovane laureanda piena di sogni.
Ho iniziato nell’appoggio scolastico ma negli anni ho avuto la possibilità di fare sentire la mia voce, lavorare in tantissimi ambiti e coordinare diversi servizi. Sono cresciuta con e grazie a Solco che mi ha sempre sostenuta, mi ha formata, ha creduto in me, nelle mie idee e molte le ha realizzate regalandomi gratificazioni immense. Mi ha appoggiata quando volevo creare e mi ha sostenuta quando ho voluto fare un passo indietro.
Bene , dopo 34 anni solco ha perso l’appalto per i servizi educativi del comune di Imola .
Ha perso NON per una questione progettuale e qualitativa del servizio , (perché lí ha ottenuto il punteggio massimo) ma per una questione economica.
Si, perché l’appalto prevedeva un ulteriore ribasso economico ad una già bassa base d’asta.
La cooperativa subentrante ha vinto perché con un ribasso economico più alto ha risollevato i modesti punti acquisiti nella parte progettuale e qualitativa.
Ribasso economico significa inevitabilmente ribasso nella qualità del servizio, significa non garantire una adeguata formazione per le esigenze dei bambini, significa dover fare contratti indecenti per noi educatori, significa non dare garanzie di continuità alle scuole!
Giratela come volete anche chi non ha grosse doti matematiche ci può arrivare con semplice calcolo.
Non stiamo parlando di merendine del supermercato!
Circa 200 di noi educatori si trova in questa situazione..
Non è questo il modo in cui dovrebbero andare le cose .”