Anche a Imola come nel resto d’Italia, i telefoni pubblici ormai si contano sul palmo della mano. Il numero si è dimezzato in tutt’Italia nel giro di pochi anni. Soltanto nel 2022 ne verranno rimosse più di 80 tra Emilia-Romagna, Marche e Umbria. Però, contrariamente a quanto si possa pensare, sul territorio ne rimane ancora qualcuna. Con l’avvento delle telefonia mobile, le cabine sono diventate rapidamente obsolete: oggi assomigliano a dei veri e propri reperti storici. Guardandole si fa un tuffo nel passato con l’immaginazione. E scattano i ricordi. Agli anni ottanta ad esempio, quando in riviera romagnola si radunavano file chilometriche di turisti che dovevano telefonare a casa.
Il primo declino si ebbe verso la fine degli anni novanta, con l’avvento dei “telefonini” che iniziavano ad essere a buon mercato: il boom del NOKIA 3310 acquistato da tutti i ragazzini e presero così piede tutte quelle mode diventate col tempo leggendarie, come gli squilli e le suonerie componibili.
Intanto c’era ancora chi per chiamare la fidanzata doveva continuare a fare i salti mortali nel dribblare padri possessivi, madri che filtravano, utilizzando telefoni a gettone perché non si aveva più il credito nel telefono. Le schede telefoniche hanno resistito fino all’ultimo, mentre i gettoni diventavano rapidamente un miraggio.
Nel 2006 a Imola c’erano ancora una sessantina di cabine! Oggi ne rimangono una ventina.
E probabilmente non verranno rimosse, per la gioia dei nostalgici. Il motivo? Molto semplice. Può sembrare strano, ma ci sono ancora utenti che ne usufruiscono. Ad esempio, succede spesso che giungano chiamate d’emergenza alle forze dell’ordine da alcuni dei telefoni a gettoni presenti sul territorio. La garanzia di restare anonimi (addirittura c’è chi le usa per telefonare all’amante) e il fatto che le chiamate d’emergenza siano gratuite, fanno sì che questi “reperti” svolgano ancora un loro ruolo. Certo, non sono più molto frequentate come un tempo e sono ormai spoglie di tutta quella serie di volantini e annunci affissi nei loro vetri, ma fa ancora un certo effetto passarci di fianco e soprattutto, vedere qualcuno utilizzarle.
In Pedagna l’unica superstite è quella situata in Via Rossini. Si trova in quella posizione fin dai tempi in cui venne costruito il quartiere. È stata rimossa la seconda che era ubicata in Via Puccini, vicino all’incrocio con la Mascagni. Sono ancora presenti quelle del Centro Intermedio e presso la stazione ferroviaria.
Sono state rimosse anche quelle al quartiere Campanella e a Zolino. Resistono le tre del centro storico e quella in Via Selice, vicino alla mensa Rirò. Nonostante questo costante smantellamento dei telefoni a gettoni, pare che Telecom sia intenzionata ad installare delle cabine telefoniche di ultima generazione, sebbene questa voce giri da almeno quindici anni.
Su Facebook esiste una pagina chiamata “Salva la cabina telefonica” che provvede a ricevere segnalazioni per chiedere che il telefono pubblico segnalato resti attivo.