“Finalmente è stata fatta chiarezza: la vestizione e la tanacosmesi dei defunti sarà attività affidata alle imprese funebri.”
Dopo un doppio atto ispettivo portato avanti in Regione dalla Lega, accesso agli atti e interrogazione, l’ente di viale Aldo Moro ha chiarito che l’attività di preparazione delle salme non dovrebbe essere gestito dagli Operatori Socio Sanitari dell’Ausl di Imola, dal momento che le attività in questione, non rientrano tra le prestazioni comprese nei livelli di assistenza di competenza del Servizio Sanitario Nazionale. È quanto fa sapere il Consigliere regionale della Lega Daniele Marchetti , in merito alla vicenda che aveva visto il personale AUSL svolgere una mansione non di propria competenza, violando il testo della convenzione per la gestione del servizio mortuario tra l’Azienda Sanitaria Locale e il Nuovo Circondario Imolese.
“L’Ausl di Imola, tramite la risposta inviatami dalla Regione, ammette che in questi ultimi anni la preparazione delle salme è stata affidata agli operatori delle Azienda sanitaria imolese. Una situazione causata dall’emergenza pandemica, a loro dire, ma che comunque verrà sanata grazie all’approvazione di un nuovo regolamento aziendale che disciplinerà proprio questo tipo di attività” ha spiegato il consigliere del Carroccio.
“Ancora una volta la Lega ha posto fine ad una situazione a dir poco anomale, tutta imolese, nell’interesse di utilizzare le risorse economiche in maniera trasparente e legittima” ha concluso Marchetti.
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