OSPEDALE NUOVO SOTTO ORGANICO – DOPPI TURNI – BLOCCHI DELLE FERIE
ORDINI DI SERVIZIO MAI “UFFICIALIZZATI” PER ISCRITTO.
È ANCORA SOSTENIBILE QUESTA SITUAZIONE?

INTERVISTA A STEFANO DE PANDIS – Segretario Territoriale FIALS (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità)


Siamo di nuovo qua con il medesimo copione della prima ondata, se non peggio, o sbaglio?
“Noi operatori sanitari e infermieri stiamo affrontando questa pandemia con la solita abnegazione e spirito di sacrificio. Diamo, come sempre il massimo. Il problema è che siamo arrivati a quest’ennesima ondata molto stanchi. Sfiancati dai doppi turni, continui salti del riposo con turni “di lunga”. E per l’ennesima volta è arrivata la comunicazione ufficiale da parte della Direzione infermieristica del blocco delle ferie e dei permessi. “

Da quanto tempo si protrae questa situazione?
“È già un triennio che subiamo blocchi ufficiali per poter usufruire di questi istituti contrattuali. Delle ferie in particolare, che tra l’altro ve ne sono di arretrate in parecchie unità operative, con una media pro capite di 40-50 giorni di ferie da smaltire. Questo va compromettere sicuramente un recupero psico-fisico che garantisce al professionista quella lucidità sulle prestazioni assistenziali al paziente.
Nei reparti troviamo operatori stanchi e stressati, con addirittura crisi d’ansia, di panico, che hanno bisogno di un supporto psicologico e alcuni devono anche far fronte a delle cure.”

Voi, come Sindacato autonomo cosa avete fatto?
“Abbiamo impugnato la delibera ufficiale del blocco delle ferie dato che per noi è illegittima una cosa del genere. L’azienda doveva prevedere questa situazione. Siamo stati presi alla sprovvista alla prima ondata ma questa ennesima, era prevedibile: la si stava aspettando , avevamo tutti gli strumenti necessari per evitarla invece ci troviamo con interi reparti sotto organico, sei sette unità infermieristiche in meno, sei sette oss in meno. Quindi gli operatori si ritrovano a non avere più, da due anni a questa parte, una conciliazione vita-lavoro dignitosa. Ci scordiamo che i lavoratori della sanità sono padri, madri di bimbi che vanno a scuola e anche loro devono gestire le quarantene. In questo senso non viene dato nessun supporto. Oltre il danno, la beffa.”


Pare che spesso gli ordini di servizio non vengano messi per iscritto….
“I doppi turni non vengono “chiesti”, si impongono ai lavoratori, e quando i lavoratori chiedono da normativa l’ordine di servizio, puntualmente tendono a non arrivare.
Non riusciamo a capire il perché di questo. Se l’azienda ha necessità di garantire questa continuità assistenziale e quindi d’ufficio cambiare la turnistica ai dipendenti, deve assolutamente redarre un ordine di servizio. Questo lo prevede la normativa. Spesso questi ordini vengono lasciati verbalmente ma non reiterati per iscritto: anche perché, qualora il dipendente avesse maturato più ordini di servizio in un periodo determinato di lavoro, tutto questo, si capisce, a livello sindacale potrebbe avvalere un valore per una futura vertenza.
Noi come sindacato abbiamo consegnato ai dipendenti un fac-simile, per insegnarli ed educarli a richiedere l’ordine di servizio in maniera scritta.”



Assunzioni, a che punto siamo?
“Il blocco regionale delle assunzioni si è protratto per due mesi: ora questo vincolo non c’è più ma l’azienda continua a non assumere. A Imola c’è una graduatoria di OSS, da maggio, e ne sono stati chiamati solo sette. Questo è inammissibile: abbiamo chiesto più volte le assunzioni dalla graduatoria. Ora stanno provvedendo ad ufficializzare un concorso per infermieri , dove ci auguriamo che venga stilata una graduatoria per titoli, e si inizi a chiamare a tempo determinato quelli iscritti, almeno per tamponare le assenze. Assenza che ci sono, dato che gli operatori non ce la fanno più e spesso si ammalano di Covid.”

Quanto personale servirebbe?
“In Ospedale mancano almeno 30 infermieri e una ventina di OSS. Sia perché l’azienda ha implementato servizi (vaccinali) senza grosse assunzioni.”
“Attraverso il nostro segretario provinciale, Alfredo Sepe, abbiamo indetto uno stato di agitazione su tutta l’area metropolitana , proprio perché manca l’incentivazione, si continua a spremere gli operatori e le assunzioni latitano: faremo le nostre dimostranze davanti al Prefetto.”

Specializzazioni, anche qui ci sono carenze?
Mancano molti tecnici di radiologia, già da almeno 4 mesi ma si continua a chiedere lo smaltimento delle liste, ma gli operatori non ci sono e sono costretti anche loro a turni massacranti senza alcuna incentivazione da parte dell’azienda. La situazione è insostenibile sotto tutti i punti di vista per quanto riguarda i professionisti, c’è carenza di tutte le figure professionali. “