Ieri (venerdì) i nuovi contagi erano 618 su 28mila tamponi, più del doppio rispetto al giorno prima, giovedì. I ricoveri sono altalenanti: ieri due in più in terapia intensiva (40 pazienti in tutto) e sei in più nei reparti Covid ( 302).
L’indice Rt si è vertiginosamente alzato sopra la soglia di guardia dell’1 (a 1.22) e come numeri di casi non siamo più da zona bianca da due settimane, dato che è adesso siamo a 56 (di casi ogni 100 mila abitanti) quando il limite sarebbe di 50.

Al momento non rischiamo di cambiare colore siamo bassi nelle ospedalizzazioni e molto alti belle vaccinazioni: siamo vicini al 90% della popolazione con la prima dose e attorno all’86,5% col ciclo completo. E siamo a quasi il 10% di tutte le terze dosi fatte in Italia, quindi vuol dire che siamo partiti con un buon andamento”. Ha spiegato l’Assessore alla Sanità di Viale Moro, Raffaele Donini.

Allo stesso tempo, però, “i contagi sono in sensibile aumento – ammette l’Assessore- “soprattutto per la popolazione non vaccinata, ma anche per chi pur essendo vaccinato non ha sviluppato una difesa anticorpale adeguata”.

Per Donini una delle scelte obbligate da affrontare è naturalmente la terza dose:”dobbiamo continuare nella vaccinazione e stiamo andando avanti con la terza dose per gli anziani e nelle Cra. Non dimentichiamo però che ancora reggono le ospedalizzazioni, al momento non abbiamo una ripercussione critica sia nei reparti covid sia nelle aree di terapia intensiva, e rispetto all’ondata dell’anno scorso il numero dei contagi è meno di un terzo. Quindi siamo ancora una volta alla dimostrazione che la vaccinazione può fermare la pandemia”, sostiene l’assessore, che è fiducioso anche sull’attuale organizzazione della campagna vaccinale.

L’Assessore alla Sanità della nostra Regione lancia una frecciatina anche allo Stato – “Non è immaginabile che i costi straordinari di un evento mondiale si appoggino sulle spalle dei bilanci ordinari. Se avvenisse, i bilanci verrebbero travolti. È solo questione di tempo: alcune regioni sarebbero travolte quest’anno, altre l’anno prossimo. Il Covid è costato 8 miliardi a livello nazionale, di cui 3,3 miliardi rimborsati. Se qualcuno pensa che le Regioni possano farsi carico della differenza, non considera la realtà dei fatti”