Nonostante lo zoccolo duro del Movimento 5 Stelle imolese sia rimasto in piedi dopo l’esperienza Sangiorgi, con l’affermazione del nuovo statuto i gruppi territoriali sotto i 50 elementi sono stati dichiarati disciolti. E di conseguenza quello imolese, sulla carte, è come se non esistesse. Almeno per i vertici del Movimento 5 Stelle. Non la pensano certo così i rimasti grillini, che godono ancora di un sano rapporto di amicizia e collaborazione.
Tuttavia, spiegano, “a settembre ci potrebbero essere dei nuovi sviluppi”. Qualche nuova piccola alleanza, che potrebbe permettere agli attivisti del Santerno di formare una sorta di gruppo “circondariale” in modo da non scomparire sul nazionale. Ad esempio una fusione con Medicina e con il fedelissimo Emanuele Longhi (il quale si è da mesi autosospeso assieme agli altri consiglieri 5 stelle di Medicina) ma che non sembra affatto arrendersi, soprattutto dopo le fatiche degli Stati Generali, ha commentato amareggiato “siamo partiti in sandali e ora ci troviamo coi mocassini”.

Gli attivisti imolesi, formati dai due ex Assessori Claudio Frati e Claudia Resta, l’ex Vice-Sindaco Patrik Cavina, Agnese Colangelo, Luca Lelli ed altri, non hanno certo festeggiato per l’ascesa di Conte alla leadership del Movimento, con tutte le nuove direttive del nuovo e severo statuto. Molti dei locali infatti, quasi tutti, hanno votato contro Conte e contro il nuovo Statuto, a parte qualche astenuto. Altri preferivano addirittura Di Battista. In molti dunque, si erano espressi per un direttivo, con le varie anime e chiaramente a favore del rientro di chi come Morra era stato espulso per non aver dato la fiducia a Draghi.
Anche Gabriele Betti, fedelissimo di Beppe Grillo e che durante il mandato Sangiorgi si era fatto da parte, aveva criticato diverse volte proprio la possibilità di avere un leader come Giuseppe Conte – con quello statuto- sull’ex Premier aveva scritto: “Ora i superseguaci di Conte offendono chi, come me, ha una posizione serena, ferma e forse un po’ nostalgica: non saremo mai in grado di far tutto e dare tutto per un potere che si concentri nelle mani di uno solo.”
Il gruppo imolese intanto si è già dato appuntamento diverse volte in pizzeria per vedere come muoversi nelle prossime settimane.

Forse l’unico a favore della scelta di Conte è stato Ezio Roi (almeno secondo quanto ci hanno rivelato alcuni attivisti del Movimento) lui è stato piuttosto vago “Conte? vediamo che combina, presto dare giudizi se sia all’altezza di una situazione molto difficile, lo vedremo tra qualche mese”.
Chissà se sono del medesimo parere anche gli altri ex consiglieri, che scalpitano (anche se non tutti lo ammettono) per un rimpasto in consiglio comunale al posto dell’ex pretore.