Si chiama Sottosopra il nuovo settimanale ideato da Marco Raccagna, l’ex leader di Viale Zappi. Edita da Coop Bacchilega, la rivista uscirà come inserto del Corriere Romagna e per gli abbonati di Sabato Sera: il primo numero – “Mondo Cane” – sarà in edicola a partire da domani, 19 maggio.
Marco Raccagna è l’ideatore del settimanale, e per l’occasione ha voluto radunare molte firme “Vip”: Carlo Lucarelli, Walter Fuochi, Antonio Castronuovo e molti altri.
Ma cosa ha portato l’ex Segretario del Partito Democratico a questa nuova “fatica” editoriale? Il desiderio di tornare alla ribalta della scena politica attraverso un suo nuovo contenitore editoriale? Oppure il desiderio di commentare la società in un modo meno spicciolo di quello dei social: approfondendo e incuriosendo. Sembra propendere per quest’ultima opzione la ragione che ha spinto Raccagna a ideare questo nuovo giornale. Per questo motivo, gli abbiamo fatto qualche domanda.

Salve Marco, com’è nata questa nuova avventura e qual è il suo ruolo nella rivista?
Io sono l’ideatore e il curatore. L’idea è nata qualche mese fa, poi era scemata ma poi è tornata. Ho quindi provato a percorrerla in maniera leggera ma la cosa mi è cresciuta in mano in maniera abbastanza repentina: nella mia testa c’era quest’idea. Alla fine vedevo che alla gente con cui parlavo iniziava a piacere.”
Non sarà una scusa anche per parlare di politica?
Assolutamente no. Cultura varia. Direi che è fare tanta politica fare cultura, no?
Esprimere idee e pensieri vuol dire fare politica. Su tutto.


Anche sulla guerra in Ucraina?
Adesso vedremo, noi organizzeremo anche delle cose, noi vogliamo semplicemente fare questo per due esigenze fondamentali: siamo ancora persone capaci di dire qualcosa e di esprimere un pensiero. Che vada oltre la superficie di un post su facebook o dei 280 caratteri di twitter. Vogliamo essere un pungolo, non è che la rivista esaurisca degli argomenti però, certamente che scavi quei 10 cm in più sulle singole cose in modo da incuriosire. Intanto vogliamo intrattenere ma non vogliamo essere noiosi. Dobbiamo incuriosire, poi dopo se il lettore è incuriosito continuerà a leggerci , soprattutto cercando notizie sull’argomento che abbiamo trattato. Quindi noi vogliamo semplicemente toglierci da questo conformismo grigio che c’è nel paese a tutti i livelli, in particolare nel mondo dell’informazione e della cultura. Da altro lato ridare spessore ai ragionamenti e alle parole.”

A Imola, seppur più in piccolo, c’era il binocolo fino a poco tempo fa…
“Ma dai, non scherziamo. Non c’entra nulla. Questa sarà una rivista di livello nazionale, il binocolo era la politica imolese vista dal buco della serratura. Di questo non-me-frega-nulla.”

Ha detto che questa rivista sarà di rilievo nazionale, davvero?
Andiamo a presentarlo il 20 maggio al salone del libro di Torino, quindi direi proprio di sì.

Sarà una sorta di scommessa questo settimanale, in che modo la vedete?
“Una cosa molto tranquilla, serena, un divertimento. Abbiamo la passione di fare questa cosa, per ora abbiamo qualche sponsor e speriamo di trovarne nuovi in futuro. Siamo al lavoro, pronti per l’uscita del primo numero. Ci andiamo dietro con molta tranquillità e con la consapevolezza che questa cosa può finire e saremo tranquilli comunque, perché ci abbiamo provato, ci siamo divertiti e abbiamo detto alcune cose”.
Cosa farete oltre le pubblicazioni?
Degli eventi, come il 30 maggio che presenteremo il primo numero a Imola ad un aperitivo e cena-concerto con Carlo Maver e Joe Pisto, che sono due grandissimi musicisti di Bologna. Carlo Maver scriverà di musica nella rivista.”
Queste firme “vip” che ha radunato è anche per dare un più eco a “Sottosopra”?
“Non è per dare nessun eco, è perché hanno creduto nel progetto. Loro sono parte stessa del progetto. Ci siamo trovati ed è nata quest’idea. Mi hanno detto immediatamente di sì. Tra l’altro mi hanno chiamato da poco per dirmi che se ne stanno per aggiungere degli altri che vogliono scrivere nella rivista. È certamente nata non per merito mio ma per le persone che vi scrivono, di un certo livello. Quando si parla di Antonio Castronuovo, di Lucarelli, di Carlo Maver, Alberto Antonini, Walter Fuochi, Giovanna Barni, padre Francesco Occhetta, e tanti altri, stiamo parlando di una roba di un certo tipo...”
Quali sono gli obbiettivi che vi siete prefissati?
Noi partiamo come un settimanale che verrà visto in Romagna, da Imola fino a Rimini, dopodiché è chiaro che vorremmo ingrandirci: in Italia i quotidiani settimanali cooperativi sono molti, lo sappiamo. La prima ambizione è quella di cercare di allargarci. Il nostro editore è una cooperativa,è chiaro che la nostra partenza è questa, poi chissà… Se piacessimo ad una qualche testata quotidiana nazionale, diventerebbe una cosa seria, di livello nazionale”.

SottoSopra sarà in edicola dal 19 maggio con Corriere Romagna e per gli abbonati di Sabato Sera


Vedo che c’è anche Bonaccini in copertina.
“Ci sarà un’intervista a Stefano Bonaccini nel primo numero “Mondo Cane”.
Quali saranno i temi principali proposti?
Il filo conduttore è la voglia di approfondire gli argomenti.”
Anche quello della guerra in Ucraina?
No, assolutamente no, in questo momento non ne parliamo.”
La gente si sta chiedendo se parlerete della politica locale e regionale.
“No, come ti ho detto, assolutamente no: non me ne può fregare niente.

E quindi, quali saranno i temi, nello specifico?
Letteratura, parlo di vita, di tutto. Attraversiamo la società. Energia, transizione ecologica, di come va il mondo .Di musica, di cibo. Di pittura. Di social, analizziamo quello che c’è. Dando degli spunti.”
Ma sarà un lavoro a tempo pieno per lei?
No, assolutamente no, io ho il mio lavoro. Ma stiamo pensando a dei nuovi eventi, qualche convegno di geopolitica e altre occasioni di incontro per presentare dei libri. Noi vorremmo vivere il territorio , tra la gente. E quindi faremo anche degli eventi, che serviranno anche per autofinanziarci e il piacere e la voglia prevalente di intrattenere e costruire cose che destino interesse.”

Ma la voglia di rientrare in politica non c’è?
“La passione c’è sempre, ma non ho la più pallida idea di quello che farò più avanti. Io adesso faccio altro e voglio fare altro com’è del tutto evidente. La passione è chiaro che c’è, ma non posso rispondere a se farò ancora politica in vita mia. Non lo so.”
E col PD il rapporto com’è?
Io voto PD e non mi ci sono mai allontanato. Ho la tessera del Partito Democratico. Sono attualmente ancora nella Direzione del Partito Democratico della Federazione di Imola. Ma non partecipo praticamente all’attività politica. Però è chiaro che io non ho nessun dubbio su quello che sono politicamente”.
E se dovessero chiederle di rimettersi in gioco?
“Coi se e coi ma non faccio nulla. Io faccio altro per mestiere e per hobby.”
Si è sempre parlato del Raccagna segretario PD e mai del Raccagna giornalista e scrittore, come mai?
“Io scrivo da quando avevo 17 anni, anzi anche prima. Ho sempre scritto, dalle poesie ai racconti brevi. Sto scrivendo anche un libro. Ho sempre scritto molti articoli di giornale: ho scritto le relazioni per il partito e ho scritto anche il regolamento del consiglio comunale di Imola e lo statuto della città. Direi che un po’ di roba l’ho fatta.”