Fiat 421-A, matricola 4030. 777.000 chilometri percorsi. Immatricolazione, 1973. Ditta Menarini. L’Autobus 37, in servizio quella mattina nei pressi della stazione di Bologna per conto di ATM, società di trasporti bolognese, si ritrova a diventare uno dei simboli della strage. Assieme all’orologio della stazione, da quel giorno fermo alle 10.25.
Venne immediatamente staccato dal servizio, diventando una sorta di ambulanza per i feriti della stazione e poi, un carro funebre che portò le povere vittime negli obitori della città, in modo da lasciare libere le ambulanze disponibili, in una spola che durò tutta la notte. Per Agide Melloni, l’autista del “trentasette”, quelle ore sono state quelle con “più senso della sua vita”. Ha spiegato di essersi limitato a fare semplicemente il suo lavoro. L’autista. Guidando, per molti, tanti viaggi, avanti e indietro dalla stazione fino a ospedali e obitorio.
Il bus è stato ristrutturato dalla società di trasporti bolognese e da qualche anno è tornato a far parte delle manifestazioni in memoria delle vittime. Conservato con la massima cura e poi ristrutturato, è indubbiamente il simbolo della reazione spontanea di solidarietà che la città seppe dare.
Sotto, trovate il ricordo che noi de laltraimola.it abbiamo voluto fare sulla strage di Bologna.
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