“La premessa è che la percentuale di tamponi positivi su quelli giornalmente fatti è ritenuta preoccupante a livello nazionale quando supera il 4% perché significa che c’è scarso controllo del contagio e che si deve intensificare l’attività di tracciamento e prendere opportuni provvedimenti per il contenimento della pandemia nel territorio.”
“Le deduzioni che andrò a fare saranno frutto unicamente dei dati pubblicati giornalmente dalla AUSL e quindi a tutti noti mentre sicuramente il Sindaco, anche nella sua veste di Assessore alla Sanità, si presume che ne avesse con maggiori dettagli.
Già si vedeva dal 18 gennaio in poi, data che ho preso per focalizzarci sulla emergenza giovani, che nel nostro territorio l’indice di positività era giornalmente sempre superiore a 4, con una oscillazione media intorno al 9%, pur tuttavia i tamponi giornalmente effettuati non avevano significativi aumenti, da cui si deduce che l’attività di tracciamento non era commisurata alle necessità. Raggiungiamo con i tamponi giornalmente valori significatamene più elevati, cioè oltre ai 1000 solo al 18 di febbraio. Da notare che in città correva voce di importanti e preoccupanti contagi tra i giovani studenti nei primissimi giorni del mese di febbraio. Magicamente nei report giornalieri la AUSL inizia a pubblicare al 6 di febbraio la suddivisione per classi di età dei positivi. Da qui finalmente si può avere certezza che le voci corrispondevano a realtà. Sarebbe interessante saper se questa suddivisione per età era già rilevata dall’AUSL anche precedentemente e se il Sindaco/Assessore l’aveva intenzionato.”
“Per stessa comunicazione della AUSL al 9 di febbraio si apprende che il contagio è elevato tra i giovani e che ad Imola con 2,65 nuovi casi ogni 1000 abitanti rappresentiamo un record negativo in Regione Emilia Romagna.”
“L’indice di positività anche in Italia cresce ma mai ha raggiunto mediamente il 6% mentre ad Imola continuiamo a correre con il solito valore. Ciò che cambia e che è nelle evidenze di tutti, perché come detto sopra, è la % dei giovani tra i 0 ed i 24 anni che dal 6 febbraio misura oltre al 30% il numero dei giovani tra i positivi con punte fino al 44%. L’elevato numero delle classi in quarantena, prossime a 90 fa dedurre che tali giovani contagiati fossero studenti. Questo chiunque ha potuto leggerlo e preoccuparsene leggendo il bollettino della AUSL tranne chi poteva o meglio doveva farlo cioè il Sindaco/Assessore alla Sanità. Da almeno 15 giorni, di fronte alle notizie accessibili, la gente chiedeva provvedimenti sulla scuola. La risposta non poteva essere un manipolo di volontari fuori da alcune scuole, neppure tutte, ad invitare gli studenti a non assembrarsi. Il percorso scuola inizia con il trasporto e finisce all’interno dell’aula.
Così facendo, o per essere chiari, non facendo, siamo arrivati al provvedimento del Presidente della Regione che ha come noto chiuse le scuole della nostra AUSL e di pochi altri paesi. Ci sono lamentele da parte di città come per esempio Medicina, compresa nel provvedimento perché è nella nostra stessa AUSL ma ha dati, fortunatamente per essa ben diversi. Pare quasi un tentativo di distogliere l’attenzione dalla sola Imola.”
“Parimenti non si comprende perché i nidi e le materne siano state lasciate aperte, dove tra l’altro è irrealizzabile il distanziamento ed i bimbi non possono indossare le mascherine. Come noto in Lombardia la Moratti ha chiuso tutte le scuole”
Ci si chiede perché non è stato preso prima tale provvedimento in autonomia dal nostro Sindaco senza questa specie di tutela regionale.
“Ci siamo chiesti ed abbiamo anche invitato il Sindaco a nominare un Assessore alla Sanità esperto ed i risultati purtroppo ci dicono che avevamo ragione nel farlo, abbiamo lanciato messaggi di fattiva collaborazione ma non sono stati colti. Il Sindaco rifletta sui risultati a cui siamo pervenuti e valuti seriamente l’opportunità di dimettersi da Assessore alla Sanità nominando qualcuno di più esperto ed attento alla severità che la situazione impone.”
(Simone Carapia – LEGA -Seduta del Consiglio Comunale del 25 febbraio 2021)
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…trovare un esperto in sanità per un assessorato a Imola è come cercare un ago in un pagliaio…
Se mai ci fosse, si dovrebbe adeguare alle tesi della lobby dell’inquinamento, diversamente durerebbe dalla mattina alla sera!
Qualcuno pensa non sia così? Beh, allora chiedetevi come mai Imola sia la realtà emiliano-romagnola maggiormente inquinata.