Un posto magico dove star bene. E’ quello che ha fatto Elena Cavallucci, per tutti “Tata Fata” e che ha raccontato alla Rai Tg Emilia Romagna. Uno spazio sia per adulti che per bambini, dove disintossicarsi da videogiochi e cellulari e dove tornare a giocare come una volta. Il gioco è la vita di Elena Cavallucci, educatrice: il suo progetto prende vita tra le le campagne di Faenza. Un parco per bambini con moltissimi giochi e tanti animali. Ma tre alluvioni la mettono a dura prova. “La prima sopravvivi, nella seconda c’è stato un blocco mentale e fisico.” Elena compra così paratie e costruisce palafitte per mettere in salvo gli animali.


Combatte per il suo progetto. Documenta il post-alluvione. Ritrova il piano regionale di gestione del rischio alluvioni datato 2013: “Ho scoperto che nel Montone arrivano cinque corsi d’acqua vicinissimi. E che se il fiume è una foresta di alberi non può scorrere l’acqua, è naturale che poi torna indietro e rompa in piccoli rii. E’ specificato che le zone più a rischio erano Villanova e Traversara, ma anche in corrispondenza del Montone proprio qui nel confine tra Faenza e Forlì . Sono rimasta qui a lottare per i miei diritti e la mia casa. Abbiate sempre il coraggio di lottare per quello che amate. Da come reagite ai vostri problemi c’è la vostra personalità e la differenza che fate nel mondo.”


Post Correlati
Cerca un articolo
Articoli Recenti
- F.1, caso in aula: “Autodromo con un indotto di 600 milioni e 1 milione di persone” Critica FDI
- Rifiuti: sostituzione di tutti i cassonetti “Saranno più facili da usare”
- Imola, il ritorno di Cremonini: concerto il 13 giugno 2026
- Cavim, soci che conferirono potrebbero ricevere fino al 100% del prodotto
- Picchiata perchè non porta il velo, Mediaset a Massa Lombarda