Le “penali” richieste per le soste nel parcheggio privato del supermercato di via della Senerina diventano un caso: quando si entra nel parcheggio si “sottoscrive” una sorta di contratto ma in molti a casi all’insaputa stessa degli automobilisti: tutto ciò infatti è scritto (in piccolo) nei cartelli presenti nel parcheggio e da molti non viene letto: non verrebbe tra l’altro rilasciato alcun ticket o ricevuta. Verrebbero recapitate a casa poi richieste di pagamento di 30.00€. C’è chi inizialmente ha pagato senza problemi ma poi le richiesta sono continuate: e c’è anche chi si rivolge alle forze dell’ordine. IL CASO
Imola. Molti cittadini si sono visti recapitare con grande sorpresa una richiesta di pagamento da parte di una società di Mantova (Park and Control) – la quale gestisce il controllo delle soste nel parcheggio privato del centro commerciale di via Marconi/via della Senerina, per conto delle attività presenti — per aver superato il tempo massimo di sosta del veicolo nel parcheggio privato (240 minuti). Il problema, oltre alla bizzarria delle modalità con cui viene richiesto il denaro (“sottoscrizione” di un contratto e appunto di conseguenza la “penale”) è accresciuto dal fatto che molti automobilisti lamentano di non aver mai lasciato l’auto nei tempi descritti dalla società mantovana. Specie, dopo aver già ricevuto la richiesta di pagamento ed essere consapevoli di non doverla lasciare oltre i tempi. “non abbiamo mai lasciato l’auto in quel luogo tutta la notte” – lamenta un cittadino – “Non ho mai parcheggiato per 11 ore proprio perche già consapevole di non poter lasciare l’auto oltre i 240 minuti”. La vicenda è intricata e davvero singolare.
I CARTELLI PRESENTI MA NESSUN TICKET O RICEVUTA IN INGRESSO/USCITA
Nella segnaletica presente all’ingresso del parcheggio , effettivamente viene indicato come “in tutti i casi di sosta abusiva e di sosta eccedente il termine di cui al precedente articolo 4, sarà applicata una penale contrattuale di 30.00€”. Nel caso che un veicolo dovesse essere parcheggiato per più giorni, recita il testo sulla tabella “sarà applicata una penale contrattuale di 30.00 per ogni giorno”. Se non viene effettuato il pagamento, recita ancora il testo sui cartelli “successivo ai 45 giorni dalla violazione comporterà l’addebito di 18.00€ per le spese correlate alla gestione di tale ritardo”. Tra le altre cose, viene anche indicato come Park & Control, in caso di mancato pagamento spontaneo delle somme , nonostante l’invio delle formali lettere di diffida ad adempiere, sarà libero di agire giudizialmente .
LE CONTESTAZIONI
Ci sono molte contestazioni di cittadini che affermano di non aver lasciato l’auto in sosta nei tempi descritti dalla società, che avrebbe appunto recapitato loro un tagliando per “la violazione del contratto di parcheggio”, con la richiesta di “pagamento di penale contrattuale” : Alcuni cittadini si sarebbero anche rivolti alle forze dell’ordine e pare che ad alcuni sia stata stracciata la richiesta di pagamento dalla stessa società, dopo numerose lamentele: dunque, queste modalità di agire sono corrette? E questo il grande quesito che assilla tutti i multati, che sui social hanno descritto queste modalità quantomeno come scorrette.
LE “PENALI”
Le cose funzionano in questi termini: quando si fa ingresso nel parcheggio, si sottoscrive una sorta di “contratto”. Come? Apparentemente non sembra subito chiaro, tra l’altro sui cartelli appesi in vari punti del parcheggio si fa davvero fatica a comprendere queste particolarissime modalità di gestione del parcheggio, dal momento che per leggere occorre la lente di ingrandimento: altra stranezza, agli automobilisti non vengono rilasciati ticket o ricevute.
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